martedì 31 marzo 2015

Palme al Palatino
(1994)



Solo le sommità del Palatino

Disegno preso dal parapetto che sovrasta i Fori, sulla salita di Monte Tarpeo. Le due palme sono ancora lì, per fortuna! Quindi si può provare a dipingerle. Niente disegno; pennello fine (nr.1); colore terra di siena abbruciata; tinta "spessa" sul pennello. Sulla carta bianca: non sovrapporre a nessun colore di sfondo. Partire con il tratto dal basso verso l'alto: meglio se il tocco è tremolante...per dare il senso della lontananza e della inconsistenza filiforme delle palme. Chioma: pennello più spesso (nr.4) carico di colore verde oliva-ascolana, ocra, blu. la macchia più chiara in corrispondenza del tronco è data da una goccia di colore quasi trasparente. Tutto questo si può ottenere ...con una sola applicazione del pennello sulla carta, muovendolo e sfruttando le diverse consistenze dei diversi colori che sono presenti, insieme, sul pennello. Giocare  con il pennello e avere fortuna che l'effetto sia come vorremmo che fosse, o anche meglio.
Poi, i colori di sfondo, i muri delle case, gli alberi verdi (pini, cipressi, querce), il cielo (se non lo si vuole lasciare bianco).

Mentre scrivo, alzo gli occhi e mi trovo davanti l'acquerello di Collina che raffigura un paesaggio indiano: un tempio bianco e tre palme sulla sinistra, sottili e il balìa del vento. Credo di aver avuto nel recondito della mente questo disegno quando ho raffigurato le due palme.



domenica 29 marzo 2015

Acquedotto Neroniano
(21-3-2015)



Dal binario del "3" 

Carta Winsor & Newton 30x21cm 300gr (pad da 12 fogli) grana ..."fina"

E' complicato rendere gli alberi su sfondo di costruzioni o edifici. E' difficile farli risaltare senza deprimere il resto del disegno. La scelta di lasciare i pini bianchi, tracciando a matita solo i contorni, risolve l'acquarello in modo "pulito".



sabato 28 marzo 2015

Mura Aureliane
Viale di Porta Ardeatina
(28 marzo 2015)



Mura Aureliane a destra della porta il Largo Chiarini

Carta Winsor & Newton 30x21cm 300gr (pad da 12 fogli) grana ..."fina"

Il tratto di mura tra la Piramide e Porta San Giovanni è proprio "infinito". Con il sole è un grande schermo illuminato. di colore giallo, ocra, crema e ombre grigie, blu. E' vivo, per il verde che deborda e, passandoci in bicicletta, per la prospettiva che cambia in ogni istante, visto le mura come si muovono. Vive anche tutto quello che si trova ai suoi piedi, erba, persone-lavoratrici. Parcheggio a tempo, campo di calcetto, palestra all'aperto, jogging pad, Casa del Jazz, semaforo, il venditore ambulante di fazzoletti e di qualcos'altro, lì da almeno 15 anni, pelato, abbronzato, ormai in età, a casa sua.  Chi ci lavora, chi passa di lì e ci si ferma per un po', considera le mura i muri di casa propria.



Tratto a sinistra della porta

venerdì 27 marzo 2015

Chiesa barocca a Borgio Verezzi 
(1990)


Su carta buccia d'arancia riesce bene l'effetto "luce", lasciato dal bianco e attenuato dalle piccole ombre prodotte dal foglio ruvido.
Il finestrone, la cornice in cima alla facciata, il portone con la sua ombra, sono venuti fuori così naturali per merito di un colpo deciso di pennello, liquido ma anche preciso. Rispetto all'oratorio dei Molini di Prelà (ripreso da una foto), la chiesetta è leggera e meno carica di colore. La preferisco. Vorrei tornare e riprovare dopo 25 anni.





giovedì 26 marzo 2015

martedì 24 marzo 2015

Fontanile








Acqua, muschio, ruggine, ferro. Tanti tipi di verde, di giallo, di ocra, di grigio, tendente al blu, di rosa vino. Basterebbero questi colori, non chiederei altro. Tinte antiche ma persistenti, calde fredde, ruvide, appartenenti al mondo animale.



lunedì 23 marzo 2015

Cagliari - salita ai bastioni
(15 marzo 2015)


Winsor & Newton 30x21cm 220gr  grana fine satinata

Un muro con tre contrafforti, davanti al palazzo della Provincia a Cagliari "alta". La casa sulla destra spunta e osserva. 

La carta liscia questa volta lascia vedere le pennellate ribattute e crea un effetto "sporco". Nella parte del muro sopra e a destra dei contrafforti avrei fatto meglio a passare e ripassare meno colore, così da dare risalto proprio ai contrafforti, che sono l'oggetto centrale e più interessante del disegno. E' curioso: con la carta satinata W&N le piccole parti del foglio lasciate senza colore, come le righe bianche lungo il muro obliquo di destra, o sul muro della casa, attorno alle finestre, rende un effetto di incompiuto, di approssimativo. Il cielo, quel cielo che era così azzurro, qui è rimasto tormentato. Avrebbe voluto rimanere dentro la pastiglia di colore e lasciare un bello spazio bianco, che - essendo Cagliari - non si sarebbe potuto immaginare se non azzurro intenso.

domenica 22 marzo 2015

chi ha la mamma non pianga!
Vaso di fiori, marzo 1945



A 13 anni mia mamma era già brava. Autodidatta, viveva in un mondo suo fatto d'arte, poesia, pittura. Aveva il talento del nonno ma in casa non era incoraggiata. Non "usava", in quella società. E non ha perseverato nè proseguito. Credo, invece, che la pittura, come la musica, come la scrittura, come tante altre "pratiche", abbiano bisogno di esercizio, consuetudine, ...di pratica, appunto. Il talento aiuta e non aiuta. Non aiuta, anzi è un ostacolo, se non si investe in tempo dedicato. Il talento da solo si alimenta di se stesso, come se uno mangiasse solo nutella.


Divertente il retro del foglio dove Francesca ha disegnato il vasetto di fiori. Tutto va riciclato. Tutto va usato con parsimonia, anche i colori, sempre tenuti molto liquidi, cioè allungati con l'acqua (di cui disponiamo in abbondanza).


sabato 21 marzo 2015

Giardino Palazzo Barberini
(15-2-15)



Carta Winsor & Newton 12 fogli A4  30x21cm  300gr "grana fina"! 
Se questa è grana fina...In realtà è leggermente buccia d'arancia, molto assorbente.
Bisogna che impari a usarla, perché ha dato buoni risultati nel formato piccolo A5. Servono pennellate liquide e cariche, come quelle per il cielo. 


Serve, poi, un buon posto comodo, seduto e tranquillo. Qui ho trovato una panca di marmo all'interno di un'esedra, a sinistra di una fontana di acque ferme. Passano due persone che non si fermano. Francesi, molto discreti. 



Villa al Capo
(casa dei russi)


Nuova foto dello stesso acquarello già caricato. 
La camera è sempre la stessa, Samsung GT-I9000. La foto qui sotto è più scura: luce diretta naturale, esposizione "standard", effetto "scuro" accentuato dalla grana ruvida. La foto sopra è presa alla luce naturale ma indiretta...all'ombra, insomma. L'esposizione è +1.0.
La foto scura non si poteva proprio vedere!



                           

mercoledì 18 marzo 2015

Verso Amsteldijk
(24 maggio 2009)


Preparando PLMA

Il soggetto si ripropone senza cielo. Provo una pennellata nuova per raffigurare gli alberi: base di colore verde-ocra molto chiaro e sovrapposizione veloce di una o due tinte più scure: verde oliva o blu preussig. L'effetto mi è piaciuto, ricordandomi un acquerello inglese di casa, di cui mi avevano colpito le pennellate nette e decise. Qui i colori si sovrappongono ma...non si mescolano.

PLMA è la sigla della fiera più importante di cui ci si occupava in ufficio durante l'anno. A maggio le giornate, sù al nord, sono lunghe. Qui saranno state le 9 di sera, l'aria profumata, l'Amstel calmo, adatto per i canoisti o per qualche barca che esce, o rientra in città dopo il bootreis, giro in battello. I preparativi non mi preoccupano.

lunedì 16 marzo 2015

Amsteldijk
A César e Rosalie (9 septembre 2007)


Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Sulla strada per Amsteldijk, lungo l'Amstel a est di Amsterdam. In realtà mi sono fermato molto prima, alla prima grande ansa. Tra le due barche, una casa sull'acqua che mi faceva pensare. Design, legno, alluminio, approdo all'acqua e barca a motore. I due barconi come le guardie del corpo; l'albero rizzato, non ripiegato sulla coperta, significava che la barca a sinistra aveva ancora tutta l'intenzione di prendere il largo. La mia bicicletta, appoggiata alle mie spalle contro la panchina era piccola cosa in confronto. César e Rosalie con Romy Schneider e Y.M.: visto probabilmente il giorno prima all'Istituto di Cultura. Romy S. voleva vivere su un barcone. Ne sono quasi sicuro.

domenica 15 marzo 2015

5 ROMA
Relitto sulla spiaggia ai "cancelli"



Mi rendo conto solo ora che quella che mi pareva la prua, è la poppa, essendoci l'elica e il timone. Non proprio un relitto, più una barca in secca, lasciata lì perché qualcuno o qualcosa se la portasse via, a pezzi. 
Ha una forma indefinibile, o forse è così che la vedevo e la disegnavo, esagerandone la visione prospettica. Credo che non ci sia più: peccato, sarebbe stata un'installazione da mantenere nel suo dissolvimento, da dipingere, da fotografare. Ma forse era pericolosa, arrugginita e pericolante. Sembrava il relitto di una costruzione post-industriale.
Ho fatto un disegno veloce. Quello che mi importava era riprendere l'azzurro e le macchie di ruggine. Probabilmente mi ero portato solo questo album di carta "di riserva", non quella per le grandi occasioni, pensando che alla fine alla spiaggia sarebbe stato complicato mettersi lì tranquillo, magari col vento. 
La carta è quella da schizzi, liscia, poco assorbente. Così l'azzurro della lamiera è riuscito a espandersi, lasciando tracce di piccoli grumi di colore che hanno formato come delle macchie. 
I legni su cui riposava se ne sono andati qua e là, per i fatti loro, ma li ho ripresi con tratto veloce.
Omaggio a Carlos



Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Non conosco il significato di questi segni
Paolo Parisi mi viene in aiuto. Significato zen: il triangolo esprime indecisione, quella di molti giapponesi, che non dicono mai né si né no; in Giappone si assimilano al cerchio molte situazioni che “vanno bene”, felicita'; Il quadrato suggerisce invece la bellezza perfetta.

venerdì 13 marzo 2015

Oosterdoks - Amsterdam
(13 maggio 2007)


Sul porto oltre la ferrovia. In mezzo a mare e barche.

I doks orientali di Amsterdam non sono luoghi "nascosti", ma non ci si arriva facilmente. Serve la bici, bisogna passare sotto la ferrovia, si deve andare da soli e si va alla ricerca di "qualcosa". Di sorprese. Vivere Amsterdam da soli: ci si fa l'abitudine, è una scelta che lascia tempo per vivere e, forse, per conoscere la città in modo diverso. Mi sento perennemente insoddisfatto, per non poter godere della città in modo "amsterdamese". Ma per questo, colgo essenze che altrimenti non sognerei nemmeno. 

giovedì 12 marzo 2015

Terschelling - Olanda del nord
(29 marzo 2010)



In bici a Terschelling - Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Non mi aspettavo niente di speciale e il soggetto era difficile. Un tentativo ben riuscito

martedì 10 marzo 2015

Parco Vondel - grande casa rosa
 (11 giugno 2006)



Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

C'è attesa per la partita degli Oranje. Bici nuova

Quante cose si potrebbero fare in quella loggia bianca a due piani!
Amsterdam - Vondel Park
(14 luglio 2006)



Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Solita ora al Parco Vondel 

Sul lato ovest del parco, lungo il canale, si affacciano delle case bellissime. Tra il punto di vista dove sono seduto e la casa passano ca 20 metri di specchio d'acqua: quanto basta per segnare un limite nella parte bassa dell'acquerello e far partire il disegno. E' ora di cena. Probabilmente un venerdi. Il parco è tranquillo e sprigiona bellezza. I gruppi di persone stanno, naturalmente beati. L'unico modo per non morire di tristezza (anche se l'Italia ha appena vinto il mondiale) è rubare una parte di questa calma, di questi colori, di questa terra ricca di privilegi per chi ci vive e parla la sua lingua, ma avara per chi è di passaggio.
Vondel Park - Amsterdam
(5 giugno 2006)



Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Lunedi 5 giugno. Alla ricerca di case. Amsterdam Parco Vondel 

Dopo nemmeno una settimana, tutto era nuovo e il parco si chiamava "Wondel", che mi ricordava "wonder" o "wunderbar". Invece Joost van den Vondel era un poeta olandese del secolo d'oro.

venerdì 6 marzo 2015

Roma - i Santi Quattro
Come alla mattina (22 febbraio 2015)


Winsor & Newton 30x21cm 220gr  grana fine satinata

Da foto presa al mattino con il sole ancora basso ma diretto. 

Disegnando dalla foto ("in door") succede che:
la foto appiattisce il soggetto: le dimensioni che ho riprodotto sono diverse da quelle che potrei vedere e ritrarre "dal vero". In questo caso, guardando la fortezza dei SSQuattro dal basso, da via San Giovanni in Laterano, il complesso è in realtà molto più compatto di come l'ho riprodotto (fedelmente) dalla foto
Le ombre sono molto più nitide e decise in foto che non nella visione "dal vero". Disegnando dalla foto si perdono molte sfumature. 
Viceversa, partendo dalla foto si accentuano i "contrasti", dove le zone d'ombra, nitide e decise, danno vigore all'acquarello. E' un modo per studiare il gioco e la tecnica delle ombre, per "osare" usando colori accesi e contrastanti.
"In door" si ha tutto il tempo per curare i dettagli. E' un bel modo di fare compagnia a Camilla, che traduce sul tavolo della cucina.

Ho utilizzato la carta liscia per non perdere la nitidezza del disegno, evitando sbavature. 

mercoledì 4 marzo 2015

Bastioni di Cagliari
(febbraio 2015)


Winsor & Newton 21x30cm 220 gr carta da schizzo liscia

11 febbraio. Suggerimento di Marco C.: "sali da Largo Carlo Felice finché arrivi a via Manno. La percorri tutta fino a Piazza Costituzione. Lì trovi il bar migliore di Cagliari. Ti arrampichi per il Bastione di S. Remy." 
Dai piazzali in alto, su diversi livelli, spazio sul golfo e sulle strane alture di roccia sulla sinistra sovrastanti il Poetto. Alle spalle la città vecchia si snoda e promette. Ma le mura e i bastioni sul lato orientale sono davvero struggenti, illuminate dal sole delle 5. Da una foto disegno queste mura.

martedì 3 marzo 2015

Albisola Sup. 
Greto del Sansobbia (1992)



Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Il disegno è a inchiostro nero, dato con un pennino o addirittura con la stilografica. L'inchiostro è usato anche come un colore, se viene ripassato sopra con un pennello bagnato, dando una bella 
sfumatura di grigio. L'inchiostro può essere mescolato a pennello con gli altri colori e gli effetti sono delle sorprese. Ho utilizzato carta a grana fine per poter fare espandere l'inchiostro. Si dice "disegno costitutivo". È uno dei pochissimi acquererelli dove non ho usato la matita x la traccia. 

Per magia, Sissi mi spedisce la sua foto del ponte sul Sansobbia 

Che cosa rappresenta il disegno? Il letto del torrente Sansobbia passa in mezzo al paese. In questo punto le due rive sono collegate da un ponte a schiena d'asino, ma è più facile passare da una riva all'altra per il greto che è quasi sempre asciutto. Guardando dal ponte verso la foce, ci sono corde per stendere che attraversano il "corso" d'acqua, da una casa all'altra. Sulla destra ho disegnato le decorazioni, sfere sugli stipiti del portale, di Villa Gavotti, rococò. È strano, ma il portale monumentale dà proprio sul fiume, come se da lì dovessero uscire delle carrozze. Passato il ponte, verso Savona, c'è la trattoria della farinata.


domenica 1 marzo 2015

2,Westermarkt 


Davanti a Westermarkt 2. Giorno del mio 44° compleanno. Mi ha fatto compagnia un signore di Rouen, piuttosto inquietante. "Solo le montagne non si incontrano". 11 luglio 2006

Westermarkt 2 era l'indirizzo del mio posto di lavoro ad Amsterdam. Westermarkt, che significa Piazza occidentale, è anche l'indirizzo della casa di Anna Frank, il cui portone era a una trentina di metri dal nostro. In certi periodi dell'anno la coda per la Casa arrivava, ordinata, fin sotto le nostre finestre. Il palazzo arancione nel disegno appartiene alla scuola amsterdamese di architettura, tipica degli anni '10, '20 e '30, caratterizzata dall'utilizzo del laterizio per gli esterni. I mattoni sono utilizzati come elemento decorativo, o per i colori diversi, o per il loro posizionamento: messi di punta, di sbieco, a formare alveari, a spina di pesce, a formare cornicette, riquadri e talvolta figure. Le forme architettoniche sono innumerevoli: pareti mosse, ricurve, lesene, piccole guglie inscritte nelle pareti, bowindi, torrette, guglie lungo la ferrovia che porta all'aeroporto emerge un palazzo con una guglia a cupola che rievoca i camini del palazzo di Sintra), forme che ricordano barche o navi, tetti grigi o terrazzi. Altri elementi caratterizzano lo "stijl": inserimenti di legno lavorato: nei portoni, nelle ringhiere, nelle finestre, nei parapetti sui tetti; oppure elementi di metallo o di pietra grigia, che in alcuni casi rappresentano figure umane, oppure allegorie del lavoro, della produttività di quegli anni. La numerazione dei civici. In realtà non sono solo i palazzi a conservare questa ricchezza, che si trova anche anche nei ponti, negli edifici industriali, nei casotti di servizio alle chiuse, sui canali. E' uno stile imponente, mosso, tuttavia sobrio nelle forme, colorato ma non policromo. Amsterdamese.


2,Westermarkt
(lato lungo il Prinsengracht)


Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Westermarkt 2, sabato 26-6-2006 Finito alle 10,30 de la tarde. Sine qua non.
Panama Laan - Amsterdam
(16-7-2006)


Carta Fabriano 23x31cm 300 gr grana fine

Sul ponte dopo Zeeburgerstraat  Panama Laan   Avvicinandomi, anzi aggirando Entrepotdok
38° all'ombra Sono folle

Le prime scoperte della città. Terzo disegno della giornata. La meta del girovagare era Entrepotdok, nella zona ovest, a due passi dallo zoo. 
Di questa veduta, ho trovato interessante prima di tutto la prospettiva, profondissima. Ma quello che mi piaceva ritrarre erano i volumi sulla destra, case e barconi, in piena luce. La sensazione della luce accecante era aumentata dal calore da svenire. Alcuni muri sono lasciati bianchi, visto che non c'è nessun colore, di per sé, che possa rappresentare meglio una superficie colpita dal sole del mezzogiorno. In realtà l'effetto potrebbe venire creato, con qualsiasi colore, dal contrasto tra due tonalità una decisamente più scura dell'altra.
Vicino al ponte dove mi ero fermato, difronte a un grande mulino, c'è una famosissima fabbrica di birra con annesso bar e terasse, di cui mi avevano parlato le colleghe. Ricordo di esserci passato, ma di non aver preso niente. Mi chiedo ancora perché.