giovedì 29 ottobre 2015

Memorie di luce



Cancellare il cielo e il mare. Solo la durezza delle rocce. Apparentemente salde. Il cielo e il mare li vedo anche se si confondono con il nulla.

giovedì 22 ottobre 2015

Invito


A casa di Mauro ed Elisabetta, Antonietta mi ha suggerito nello spazio di un respiro il nome per la mostra di acquarelli, con una decisione che non ammetteva replica! E il nome che ha creato per me è bellissimo. Raccoglie l'idea di tutti questi anni di vita passata "fuori sede", fatti di ritorni nella mia città, nella mia casa a Savona. Credo che il titolo scelto fosse ispirato dal fatto di trovarci tutti insieme, ricordando chi non c'era, attraversando con la mente quei pochi metri di Via Famagosta che ci hanno unito.
La luce è luce.


lunedì 12 ottobre 2015

Rocca Tarpea
2015


La piccola macchia verticale blu è un uomo di fronte alla parete liscia. Prima di scalare ci pensa. E' in perlustrazione: regge ancora una borsa con la mano sinistra e porta una sacca rosa appesa alla spalla. E' l'unica via che può pensare di percorrere. 
Qualche volta un acquarello viene così bene che mi sembra impossibile di essere capace di fare tanto.

domenica 11 ottobre 2015

Mura di Porta Latina a Viale Metronio
oggi, 11 ottobre 2015


Ancora oggi mi stupisce quanto mi abbia insegnato l'acquarello copiato da "The Studio". 
Mura vicine a Porta Latina, lungo il viale Metronio. Il risultato ricorda molto il disegno del 1990. Alcune condizioni però sono  diverse, quali più, quali meno. La carta usata oggi, Fabriano "Artistico" satinata, è molto assorbente, come quella usata allora. Però ho scelto più rapidità nel tratto e nel ripasso del colore. Ma sempre ripasso anche qui. 
Cura dei bordi delle bande verticali: è "meglio" lasciare una sottile striscia senza colore tra una banda e l'altra, che sovrapporre, inevitabilmente, il colore nei punti di contatto (creando una linea scura innaturale). 
Ora uso molto più colore: nel giro di pochi acquerelli, questi ultimi, ho finito due pastiglie di blu e il giallo ocra.
Avevo fretta oggi, comunque. Forse era per il sole diretto battente. 
Le dimensioni del disegno mi sorprendono. Fino all'altroieri la scala degli acquarelli era molto più piccola. Ci devo pensare

Particolare da "The Studio"





sabato 10 ottobre 2015

Mura Aureliane
secondo "The Studio"



Chi ha mai visto le mura blu, viola e ocra? Accostare colori complementari, secondo la teoria del colore, crea effetti di luce che restano impressi e generano armonia, e quindi sono belli alla vista.
I colori complementari sono quelli che si trovano all'opposto nella scala armonica dei colori, rappresentata come un cerchio suddiviso in spicchi. L'ocra si trova all'incirca 140 gradi dal blu. Non proprio all'opposto...ma quasi. Così l'accostamento di ocra e blu risalta e forma uno spazio mobile, che può bucare il foglio. Ci vuole un po' di coraggio e non bisogna aver paura di sbagliare.


venerdì 9 ottobre 2015

Maratea Alta
secondo "The Studio"


Non credevo ai miei occhi quando mi sono trovato di fronte alle rovine di Maratea Alta, venendo a piedi dalla cittadina "moderna" lungo un bell'acciottolato che sembra non finire mai. 
La giornata sembrava "finita", finita lì, salendo per rabbia quasi di corsa, sotto il cielo nuvoloso incombente di pioggia. Sulla destra, qui non si vede, si staglia la strada sopraelevata a curvoni, tenuti da enormi pilastri di cemento, che in tratti importanti si libra , quasi staccata dalla collina, deturpando il paesaggio. Alla fine della strada c'è la statua enorme del Cristo, che ricorda Rio. Guardando verso sinistra, dal basso verso l'alto, mettendomi una mano ideale a destra dell'occhio destro,  inquadro le rovine di Maratea Alta. Supero velocemente il momento di ansia dovuto al tempo a disposizione e mi lascio prendere da uno spirito...non proprio creativo, ma emulativo, da discepolo vicino al maestro: ho già visto da qualche parte questa disposizione di roccia, di rovine e di colori... Ma sì! Mi riferisco al solito disegno tratto da "The Studio", il mio maestro. 
Allora è come copiare qualcosa di qualcun altro, quasi un esercizio di pittura. 

 

giovedì 8 ottobre 2015

Tivoli - Villa Adriana
2008



Ancora una volta sono suggestionato dal maestro di "The Studio".


Il colore, le rovine come rocce, prendono colori contrastanti a seconda delle diverse angolazioni. Le bande colorate sono sempre verticali, in quanto riflettono la luminosità dovuta alla luce del sole. Invece di usare diverse tonalità dello stesso colore per dare l'idea dei chiaro-scuri, si usano colori diversi.

A Villa Adriana ho potuto "nascondermi in me stesso" e cogliere l'aspetto nuovo dal "visto-e-rivisto", cioè un nuovo acquarello. Il disegno ha una virtù terapeutica di cui non saprei fare a meno. Mi fa concentrare con nuovi occhi su aspetti noti, rendendoli di nuovo interessanti. Perché non provate?



Calura a Villa Adriana. Il vapore si addensa piano e parla di fresche promesse. Pioverà solo a Roma, a dirotto. 28 giugno 2008.

mercoledì 7 ottobre 2015

Roma - Largo Ricci
2004


Ho provato a rappresentare anche in questo soggetto medievale la lezione di "The Studio". E' il palazzo in Largo Ricci, all'inizio di Via Cavour. Mi trovavo sulla terrazza alle spalle del Campidoglio,  a sinistra dell'archivio guardando dai Fori.
Bande verticali con colori contrastanti. L'affiancamento di colori continua nello sfondo, poco importa che sia cielo o palazzi. Il soggetto mi ricorda le rovine di "The Studio".
Su carta leggera da sketch.

La stessa suggestione l'ho avuta nel riprendere il tratto di muro alle spalle del Campidoglio. Mi sono messo a disegnare nello stesso posto, ma guardando nella direzione opposta, verso il Tevere.
In "The Studio" non ci sono alberi, ma questi cipressi mi ricordano l'Isola dei Morti di Boeklin.

martedì 6 ottobre 2015

Castel dell'Ovo 
(1994)



Carmen e Luigi mi hanno mandato questa foto. Nella fortezza ho riportato l'insegnamento di "The Studio": porzioni verticali di mura, colorate in modo da far risaltare i volumi sovrapposti. Doveva essere un soggetto ideale se il disegno è riuscito così bene. Anche le nuvole o le porzioni di cielo ricordano gli acquerelli "degli Anni '20".
E' bello che le persone care posseggano delle parti di te. 

lunedì 5 ottobre 2015

da "The Studio"



Uno dei - purtroppo - pochi maestri di acquarelli è stato The Studio - A Magazine of Fine and Applied Art, Founded in 1893 - una rivista inglese formato libro, rilegata, di quasi 400 pagine (centinaia di illustrazioni a colori e in b/n), di cui ce ne sono in casa pochissimi numeri. Più che trarre ispirazione, nei primi anni di pratica ho copiato alcune illustrazioni. 
Questa si intitola "Borromeo: rocks of the Holy Family". Water-colour by Hirst Walker, R.B.A. Si trova a pagina 35 del volume 2 del 1925.
Nel 1989/90 mi piaceva moltissimo il genere, lo trovavo evocativo, misterioso e rappresentava dal punto di vista artistico quasi tutto quello da cui in quegli anni ero suggestionato e che si può riassumere in "liberty". Gli elementi di quel disegno che mi avvincono ancora adesso sono: il soggetto, misterioso, quasi mistico, leggendario; le architetture "rovinose", come quel ponte tra le due rocce o le torri, i ruderi, che ho ritrovato in alcuni luoghi incontrati in Italia e dipinti (Maratea vecchia, la Torre di Varigotti, villaggi diroccati in Umbria); l'accostamento di colori netti e contrastanti, che cerco quando disegno e coloro le rocce, le falesie.
Devo avere perso gli occhi a forza di guardare e riguardare il risultato di questa copiatura, fatto sulla carta ruvida. Il passepartout in cartoncino è dipinto in viola foncé.

E' rimasto per anni in mezzo a carte in una valigia ed è stato attaccato dagli animaletti dell'umidità.


domenica 4 ottobre 2015

Preparo la mostra



La scelta di esporre solo acquarelli savonesi mi pare debole. Ci devo pensare.
Intanto ho fotografato una quarantina di disegni per preparare un mini catalogo.
Vorrei trovare un sistema per affiancare ad alcuni degli acquarelli i commenti scritti  sul blog. 
Aspetto suggerimenti.
Bergeggi
(4 ottobre 2015)



Carta satinata da acquarello "Artistico" Fabriano, 300gr  23x30,5cm

Ho disegnato quasi a memoria l'isola. Mi viene qualche dubbio sulla bontà - per me! - di questa carta, dopo averla usata quest'estate e aver fatto cose discrete. 
Ho bagnato la carta come se fosse ancora estate e facesse caldo. La carta assorbe tantissimo. Il colore si diluisce e dopo essersi asciugato, quasi sparisce. Sulla linea di galleggiamento dell'isola avevo lasciato una macchia di verde, viola, blu. Ora che riprendo il disegno, la macchia non c'è quasi più e anche il colore della vegetazione è sbiadito, come se guardassi l'isola sotto la pioggia.

Confondo questa carta con la Arches: sono simili ma forse la resa è diversa.