lunedì 31 ottobre 2016

Tra terra e cielo


Alla Galleria G. incontro Sandro L. Ascolto la narrazione delle sue opere. Le parole sono insegnamenti, come non ne ho mai avuti. Sono semi che parlano di idee e che fanno nascere idee, sono avvertimenti che mi rendono cauto e mi invitano a provare, a pensare che nulla si fa con il niente, che tutto richiede esercizio, lavoro.

sabato 29 ottobre 2016

Albisola


Carta Arches 31 x 41 satinata
Preparo la mostra. Prendo accordi.
Provo i chiaroscuri di Hopper, lasciando il bianco e facendolo risaltare con il colore scuro. Trovo pace sugli scogli del molo e invece di dedicarmi al solito promontorio e alle rocce, mi giro verso il sole e provo a disegnare la spiaggia, velocemente.

Ho trovato! Mentre disegno vivo il momento presente, non penso a niente. Ed è così bello vivere il momento. Ed è così raro. Dopo aver finito e fotografato il disegno, mi appoggio a uno scoglio davanti al sole delle cinque e mi giro una sigaretta. Penso a mille cose.

giovedì 27 ottobre 2016

Castello di Lorelei sul Reno



Su carta Fabriano a grana fine

Suggestioni da fumetto. La nuvola azzurra protende una mano per afferrare qualcosa o qualcuno alle spalle del castello.
Dago è passato di lì per raagiungere i riformati olandesi nel 1523.
Più a Sud Tom Courteney sbarca su un tratto di fosta africana nel Canale di Zanzibar in cerca di se stesso.
Una barca mi aspetta lungo le rotte dei mercanti di fumo.

martedì 25 ottobre 2016

Hopper


Ritorno a pensare a Hopper che ho visto in mostra domenica al Vittoriano. Mi ha colpito e non smette. Durante la visita mi aggiravo per le sale, avanti e indietro, "fendendo" i visitatori che, grazie alle audioguide, se ne stavano fermi davanti alle opere. Correvo su e giù, cercando ispirazioni, conferme dalle immagini, per ricordare tratti di matita e di colore, ma anche cercando e poi semplicemente osservando i volti delle persone, cogliendo il loro stupore. Ho percorso il percorso almeno 4 volte. Hopper ha messo gli acquerelli all'onor del mondo del pubblico. Qualcuno si chiedeva di sicuro che cosa fossero quei dipinti su carta leggera, con quei bei colori luminosi e freschi, quell'azzurro che, pur non essendo uniforme, lasciava una così bella sensazione di ariosità. 
L'azzurro del cielo intorno al faro evoca vento, aria secca e profumata. A sinistra del faro il cielo è di un azzurro intenso, più intenso rispetto al cielo alla destra. Lo ha colorato sicuramente in due momenti diversi, o ha finito il colore al momento di disegnare la parte destra (penso che abbia cominciato a colorare dalla parte sinistra). Sento Hopper che disegna e colora, mi immedesimo nella sua concentrazione. È una sensazione nuova, mi sembra di poter arrivare a suscitare in chi guarda un mio foglio colorato suggestioni simili a quelle che provo osservando questi fogli appesi in mostra, grandi nel passepartout. È per me un invito a continuare, con i miei errori e l'insicurezza del risultato. Un invito a cercare posti all'aria aperta, posti nuovi, nuove prospettive da ritrarre con libertà, con scioltezza.

lunedì 24 ottobre 2016

Hopper - particolare


Insomma...L'effetto alla vista è altra cosa da quello che si è inteso dipingere. In questi acquerelli di H. sono belle le atmosfere, a prescindere da ogni particolare. È 'insieme che avvince e forse le dimensioni. 
La dimensione ho sempre pensato che costringesse a dipingere "tanto" in uno spazio grande, a disegnare tanti particolari, come se dovessi usare solo pennelli piccoli. Al contrario, si possono buttare giù grandi pennellate, per poi soffermarsi su certi particolari, e avere effetti piacevoli, da osservare da distante.
È da approfondire l'uso di carta leggera e liscia e l'uso di colore in grandi quantità. Certo non si può usare tanto colore dalle pastiglie...
Per ora sto imparando l'uso dei pennellil king-size. È già qualcosa.
Ci vorrebbe tempo, che è l'unico modo per provare, esercitarsi, e ancora sperimentare.

domenica 23 ottobre 2016

Hopper


Di questa mostra mi hanno colpito gli acquerelli
Dimensioni: 40x50
Carta: carta liscia leggera da sketch, ma anche carta da acquerello ruvida
Colore: pennello grande; effetto asciutto negli spazi come questo blu scuro
Bianco: utilizzo dello spazio bianco per dare un fortissimo effetto luminoso. Il bianco è "puro", totalmente senza colore
Azzurro: intenso per il cielo. Non si "fa problema" se il colore non viene dato in modo impeccabilmente uniforme

Dice Hopper:
"Ottengo di più lavorando in studio". Per questo motivo Hopper sembra preferire l'olio: può "preparare la tela, il disegno è accurato, può ritornare e ritoccare. Al contrario, l'acquarello deve essere en plein air ed è realistico". Con l'olio Hopper dice che può improvvisare.

venerdì 21 ottobre 2016

Tra Terra e Cielo
Acquerelli di Francesco Pagnini

Nobili scogli


Leggo dell'epopea della scalata del Cervino, luglio 1865. Si affrontano alla distanza alpinisti inglesi e guide di Valtournenche, Chamonix e Zermatt. I personaggi più carismatici sono J.A. Carrel, guida del versante italiano, esperto, prudente e con il sogno di essere il primo a salire sul Cervino; Whymper, giovanissimo, fa vari tentativi tra i 20 e i 25 anni d'età. "Vince" lui la sfida (11 luglio 1865) improvvisando in fretta e furia una spedizione da Zermatt, quando la spedizione italiana da Breuil era partita in pompa magna, guidata da Carrel. Fu una vittoria completamente offuscata dalla tragedia occorsa durante il ritorno, quando 4 sui 7 membri della spedizione improvvisata precipitarono. 
Whymper si salvò. Nella sua deposizione davanti alla commissione d'inchiesta si registra così: "Edward Whymper, venticinque anni, disegnatore, Londra, celibe".
Sembra che, una volta arrivato sulla vetta, si soffermasse a disegnare, trascurando la disposizione della cordata e delle attrezzature per la discesa.
Durante le scalate Whymper portava con sé il materiale per disegnare.

Tenevo per Carrel e l'inglese non ne esce in modo simpatico da questo libro. Ma...lo sento vicino. Mi sarei trovato bene nell'Inghilterra vittoriana, a disegnare dimore di lord nello Yorkshire, castelli, ecc... Certo allora questi inglesi avevano un coraggio da leoni. La mia similitudine si ferma lì, prima del leone.

martedì 18 ottobre 2016

Amsterdam Jolly Hotel
2007


Un paese nordico dove vivere e lavorare per un periodo, ha aspetti positivi e alcuni negativi. Un paese organizzato come l'Olanda lascia poco spazio all'improvvisazione, soprattutto con le persone.
Una città come Amsterdam non si fa usare facilmente e detta regole strette su come comportarsi. Così, non è facile per tutti diventare cittadino e parte di una comunità con il diritto di possedere la città.
Al dunque, un'alternativa è quella di ricreare, riprodurre la città disegnandola, per esempio.
Il Jolly Hotel non esiste più già da quando mi trovavo ancora lì: la città si era riappropriata di un palazzo storico che per qualche anno aveva provato a rivendicare una sua personalità propria di italiano.
Con questo acquerello testimonio che per un certo tempo la bandiera del Jolly garriva sopra i tetti di A'dam!

domenica 16 ottobre 2016

Che cosa significa disegnare?
What does watercolouring mean to me?


Che cosa significa disegnare, che cosa vale per me e quanto pesa e rappresenta? Per che cosa potrei rinunciare a caricare lo zainetto e uscire per disegnare?
What does "watercolouring" mean to me? What does it represent? Could I forsake drawing on behalf of something else?

Se disegnare, come suonare, dettasse quello che devo fare o non fare e condizionasse scelte o visioni che uno si fa sul "da venire", allora diventerebbe qualcosa d'altro, un vincolo forse, una "ragion d'essere" e non semplicemente un mezzo che mi aiuta a stare bene.
If drawing and watercolouring would interfere in taking Decisions, or suggest paths to follow, it would become a goal, a reason why, and not simply a way how to play everyday.

Un po' come farlo per lavoro.
...a job

Ci sto pensando da un po'

sabato 8 ottobre 2016

 Cecilia Metella
8.10.2016


Su carta Arches satinata, 23x31cm
Trovare il posto e la posizione giusta è la condizione necessaria per un buon lavoretto! 
Avevo già ripreso il Mausoleo da davanti, o meglio da sotto, dallo spiazzo erboso lungo l'Appia antica. Ma, come notavo con il Signor G., da quella posizione questo monumento diventa troppo incombente. Si è costretti a faticare nel dettaglio di ogni pietra, di ogni singola lastra di marmo.
Dallo stadio di Massenzio invece ci sono due o trecento metri di distanza, o così almeno mi pare. Da lì si può vedere tutta la struttura, il fortilizio, le torrette, i merli...senza la schiavitù di disegnarli a puntino.
Grazie alla manifestazione degli antichi romani, il sito era aperto. Mi sono sistemato nel back stage della parata, una specie di palestra dove i legionari hanno provato e riprovato i passi, la testudo, ecc. urlando i termini in latino.
Un legionario che passava di lì mi diceva che secondo lui Cecilia Metella è il monumento più bello di Roma. Il Sig. G. invece guardava con molta discrezione i progressi del ritratto al monumento. Da intenditore e...parte in causa, visto che abita lì, proprio lì.


venerdì 7 ottobre 2016

 basamento del Tempio di Zeus
7.10.2016


Carta Arches satinata, 23x31cm.

Questa mattina c'era il diluvio a Roma, e questo pomeriggio invece un bel sole. Mi sono sistemato sul sagrato della chiesa di Ss. Giovanni e Paolo a villa Celimontana, con il sole delle cinque e mezza alla sinistra, tiepido.
Il Basamento del tempio è dietro una muraglia invalicabile e lo si vede dalla grata nella porta di mattoni (a sinistra del disegno). Quello che si vede nell'acquerello è solo il fianco sinistro del basamento.
Dietro di me, alle mie spalle, mentre finisco l'acquerello, esce un po' di gente dagli studi Mediaset. I guardiani, poi qualche ...personaggio. Parlano al telefono, ridono, ecc... Mentre lascio asciugare esce la divina Federica P., e se ne va in macchina. 
Metto via e me ne vo in bicicletta. 

giovedì 6 ottobre 2016

Departed!
6.10.2016




Tre acquerelli di marina del litorale di Roma, richiestimi da Guido T.

lunedì 3 ottobre 2016

Il colore per Paul ‪Klee


“Il colore mi possiede. Non ho più bisogno di inseguirlo: mi possiede per sempre, lo so.
Il colore e io siamo una cosa sola. Io sono un pittore.”
Paul ‪Klee‬