martedì 31 ottobre 2017

lunedì 30 ottobre 2017

Tivoli
29.10.17


Tempio di Vesta sul fiume Aniene
Troppo divertente tirare fuori carta e penna e scarabocchiare

domenica 22 ottobre 2017

El Alamein
21-X-2017


Ai Caduti Italiani
Rimangono impresse molte sensazioni da questa visita, questa cerimonia. La prima sono la luce e i colori. Due colori: il color crema di tutto ciò che è di pietra. Marmo egizio, almeno a quanto ho potuto imparare solo tre giorni fa dalla visita al distretto del marmo; il color blu del cielo e le tonalità dal viola al blu intenso all'azzurro del mare. Il mare è a 2-300 metri dal memoriale e dalla terrazza il mare lo si tocca. La seconda sensazione è la pietà, i ricordi, la commozione, suscitata dalla tromba che suona il silenzio e dalla corale che canta Signore delle cime; dagli addetti militari che depongono le corone, una per ciascuna nazionalità presente, dagli indiani, ai francesi, ai tedeschi agli americani. Ognuno a modo suo, e con una propria dignità. Intorno si leggono dei nomi. Il più ricorrente è "Ignoto"; ma ci sono Aquila, Abate, Barbieri, alcuni si confondono i nomi con i cognomi. Verrebbe da leggerli tutti. La terza sensazione è il vento, che è anche la più viva, nel senso di vivace, che mi fa volare la cravatta, la giacca e mi scompiglia i riccioli bianchi. 







sabato 14 ottobre 2017

Moschee e minareti a Khan el Khalili


Mercato di Khan el Khalili
14 ott. 17



Un gruppo di una decina di ragazze con il nikab disegnavano a matita per la strada di Khan el Khalili. Divertente.
Però...che caos!

giovedì 12 ottobre 2017

Dashur, la Piramide Nera
22 settembre


Dal Cairo è necessario uscire almeno nel week end. Il sito di Dashur è come villa Pamphili a Roma, dove ci si purifica i polmoni. Qui in verità l'immensità e la solitudine sono totali e l'unico rumore è quello del vento. Penso che non è il vento che fa rumore ma sono io, le mie orecchie a produrlo. Per cui se mi smaterializzassi non ci sarebbe nessun rumore, nessun suono.
Con me c'è Hany. Mentre disegno, lui forma una piramide di sassi. Al culmine mette un sasso graffito con scritto "Hany". E' la Hany Pyramid. 


Vorrei che questi momenti rimanessero vivi nella memoria, e queste immagini negli occhi più a lungo, per consolare lo "squallore" e la "fatica" del quotidiano. Ma non è così e allora l'acquerello è tutto quello che resta. Per questo è importante che venga bene.
Vale la pena tornare nei luoghi e riprovare, finchè il prodotto sia degno dell'idea e possa sostituire il ricordo dell'originale.

Sulla sabbia il vento trasporta sacchetti di plastica come branchi di cani randagi.

Lungo la strada, all'andata e al ritorno, torreggiano le palme cariche di datteri, rossi, gialli o bruni. E' il segno della nuova stagione agricola, che segue a quella del mango.
I rami delle palme che portavano i datteri, tagliati, vengono disposti per traverso sulla strada e servono come bande rumorose per rallentare le automobili.

Sui bordi dei canali l'immondizia, giusto per ricordarmi dove sono.


venerdì 6 ottobre 2017

Gezira Park - Il Cairo


Questo è il limitare del golf, solitamente deserto, dove mi metto a riposare. Il cielo è azzurro e intorno a me girano 2 o 3 upupa. Sono sempre lì e le posso vedere da vicino. Infilano con colpi decisi il lungo becco ricurvo e sottile nel prato e qualche volta tirano fuori un verme. L'upupa è il mio uccello preferito. Mi piace come cambia aspetto quando vola o quando è a terra. In volo alza la cresta zebrata, mentre a terra ha un ciuffetto all'indietro, sulla nuca. Quando vola è quasi radente e disegna delle onde nell'aria. Non è un volo lineare.
S.M.Maggiore - Roma
5.10.2017


Carta schizzo Tiger
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