sabato 30 giugno 2018

Giza


Tentativo n... di disegnare la Piramide
A Giza c'era poca gente. Non me lo spiego. E di nuovo ho trovato i personaggi che lavorano lì lamentarsi del poco flusso.
All'ingresso la 1st surprise è che non è più prevista l'entrata gratis per chi ha il tesserino diplomatico. Ci può pure stare. Tra l'altro l biglietto è aumentato. Poco dopo, dentro i cancelli un tizio, un cammelliere mi riconosce e mi dice che mi ha già visto, sono quello che disegna. Gli dico "no grazie" a prescindere, ma poi capisco cosa vuol dire e ci resto un po' male...
Mentre disegno incontro Sayed, cavaliere. Mi chiede di me. Mi dice che lui lavora lì da 30 anni e che è da 15 che non vedeva uno dipingere alle piramidi. Che strano..., ma la cosa mi diverte. Mi fa sentire unicum, attizza la mia vanagloria. Sayed vorrebbe portarmi a fare un giro. Mi dice che, se mi interessa, verso il tramonto ci si trova al caravanserraglio della Sfinge e da lì si parte a cavallo per un giro fuori recinto, si arriva sulle alture intorno al sito e si guarda il tramonto sulle piramidi, dopo avere preso il tè insieme ai beduini. Dura 2/3 ore. L'idea non mi dispiace, gli dico. Non si fida: mi fa vedere il tesserino, mi dà anche il suo telefono e gli faccio la foto. Mi spiega che ha 2 cavalli. uno per me e uno per sè. Ne potrebbe avere anche 3. Dopo mezz'ora, mentre sto per finire il disegno me lo ritrovo con i 2 cavalli. Vuole accertarsi che io abbia capito. Vorrebbe accompagnarmi ora sull'altura, ma gli dico che non ho tempo. Poi ci sono andato per i fatti miei a piedi. Anche lì, a piedi per il deserto fino sulle alture, credo di essere un unicum.
Sempre mentre disegno, si avvicinano 3 ragazzetti, sui 17/18 anni che attaccano a discorrere, mezzo in inglese. Italia, Francesco, Francesco Totti, Salah e la Roma...prima alla Fiorentina, ecc...e fanno la foto al mio disegno e hanno voluto vedere anche i disegni già fatti. Bravi, però. Mi salutano discretamente e se ne vanno. Poi tornano dopo un quarto d'ora e uno di loro mi chiede l'amicizia su facebook. Mi trovo sul suo telefono e gli faccio vedere il mio profilo. Quando arrivo a casa, più tardi, mi è arrivata la sua richiesta.
Ho fatto un giro lunghissimo su e giù per le dune. Da lassù, guardando verso sud, cioè verso la parte opposta delle piramidi, dove arrivano le carovane di cammelli con i turisti, la vista è deludente: mi sarei aspettato chissà che. Si vede una nuova conurbazione, poi industrie, fumi, e a sinistra le piramidi di Abu Sir. Strano che non riuscissi a vedere Saqqara e Dashur, che un'altra volta, forse non da lì, avevo visto. Lo spettacolo dei cammellieri che fanno fare le foto ai turisti è desolante: sono dei veri e propri snapshot manager: il salto, la mano con le dita unite all'ingiù per far comparire la piramide sotto le dita. Vabbè.
Nel pomeriggio sono andato al parco Gezirah, nel golf. Gli upupa facevano le solite cose con i loro becchi ricurvi. Ma erano carini, con le crestine contro luce che diventano quasi trasparenti.

mercoledì 27 giugno 2018

Ain


La luna piena mi sorprende alla finestra dell'ufficio, sopra Kattameia, in un cielo tiepido e pallido. La fotografo. Ha il contorno netto ma non se ne vedono i tratti del volto.
Rispunta sulla via della chiesa, del sarto e del negozio bio Isis. Ora libera (e la rifotografo) ora in mezzo alle foglie dei grandi alberi, come il gatto di Alice.
Appare ancora sopra la casa, ad est.
Sarebbe bello che al Cairo ci fosse un posto dove uscire alla sera e passeggiare o godersi il vento caldo, senza l'impressione di essere assalito dall'asfalto, dalla polvere. La natura qui per me non esiste.

domenica 17 giugno 2018

Colosseo


Gianicolo, il chiosco dei giochi
La guida dice che le pietre del Colosseo sono finite al porto di Ripetta, e da lì...chissà dove