venerdì 5 giugno 2020

Ponte Eiffel


Sulla "felucca". All'accesso, sulla strada, questa volta c'era una donna, che dev'essere la moglie del barcarolo (che non ho mai visto mettere piede sulla barca). La donna era già al corrente della mia "stravaganza", cioè di pagare, pure parecchio, senza che nessuno debba alzare un dito e accendere nemmeno il motore della barca. Sapeva anche il tempo pattuito a mia disposizione (one hour!). Molto molto antipatica e rapace, la signora.
Sceso all'imbarcadero non ho che da scegliere: ormai preferisco uno yacht che a poppa ha un piccolo dehors coperto e dei divanetti. Sulla barca accanto ho visto che c'era il solito ragazzotto che trafficava, puliva, con i pantaloni rimboccati. Dopo qualche minuto il ragazzo è arrivato sulla barca dove stavo io, accompagnato da un bambino che avrà avuto 7 anni, con un aquilone. Il piccolo ha provato a far volare l'aquilone sopra il tetto della barca ma poi ha pensato di venire a vedere cosa stessi facendo e si è piazzato dietro di me. Gli ho detto qualcosa, "mettiti la mascherina". Lui che ha fatto? si è messo la mascherina che ha tirato fuori da una tasca. A quel punto me la sono messa anch'io. E' stato lì un po' e poi se n'è andato. 
Il ragazzo invece, che ormai si è abituato a ricevere una mancia, è rimasto a trafficare lì, su e giù per tutto il tempo, si vede temendo che io me ne andassi senza che lui fosse lì. Insomma, senza mai rivolgersi a me, in modo molto discreto, intendo, ha lavorato di straccio, ramazza, acqua, su e giù, giù e su, con uno straccio puzzolente, che mi veniva da dirgli di farsi un po' più il là e che c'erano altre 3 o 4 barche da pulire. Forse ha avuto l'incarico di controllarmi da vicino...!!!
All'uscita c'era di nuovo l'uomo, il barcarolo, che ha riscosso con il consueto modo di fare poco gentile. 

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