sabato 30 novembre 2019

Valle dei Re


Saqqara, 30 nov
Sabato. Per la prima volta trovo molta gente, tanti turisti egiziani e gruppi di bambini che fanno un baccano fortunatamente in lontananza e non li vedo.
Sulla collinetta scostata dalla step pyramid, vicino al riparo della polizia (c'è un quad parcheggiato) sono arrivati anche dei turisti che guardano come me la grande distesa del deserto, verso ovest. Alla mia destra, a una decina di chilometri, sono bene in vista le piramidi di Abu Sir.
Il cielo è chiazzato di nuvole, mosse dal vento che viene da nord-ovest. L'effetto sul deserto e sulle piramidi è fascino puro. Il colore delle piramidi cambia nel giro di un minuto: ora in ombra, e quindi sono di color grigio scuro, ora soleggiate, e tornano bianche. Anche il deserto è ricco di striature scure per le nuvole che passano e colorano le loro ombre.
Ora i bambini li vedo: si avventurano per le dune, dove nessuno dovrebbe arrivare. Vanno al Serapeum!

mercoledì 27 novembre 2019

Meidum


Oggi all'ora di pranzo sono uscito
L'ora che i ragazzini escono da scuola
Due di loro, un maschietto e una femminuccia, mi venivano incontro attraversando la strada. Lei lo precedeva e gli dava la mano, lui camminava e la seguiva, ad occhi chiusi. Stavano giocando, in mezzo alle macchine che passavano.
Solo dei bambini possono avere una fiducia, così l'uno nell'altra

venerdì 22 novembre 2019

Dune


Scavo una capanna al cancello 6 
per parlare 
sentire il profumo
vedere non solo con il pensiero


martedì 19 novembre 2019

Dunes


Si chiama carta da spolvero, è giallina, leggera, non da acquerello. Però me gusta. Ho un acquerello inglese appeso in casa, che avrà 100 anni, raffigura dei vascelli alla fonda. Mi è sempre piaciuto per quello sfondo giallino dovuto alla carta. E' sicuramente carta più pesante di questa ma l'effetto è quello di una carta da pacchi assorbente.
Come fare a trovare una soluzione?

sabato 16 novembre 2019

Monastero di San Paolo


A 100 km a sud di Sokhna visitiamo i due antichissimi monasteri di Sant'Antonio Abate e di San Paolo Eremita, vissuti intorno al 3° secolo.
Nella ascesa alla grotta di Sant'Antonio per una scalinata di più di 1000 gradini è difficile per me provare sentimenti di raccoglimento, viste le comitive di ragazzini schiamazzanti che scendono mentre noi saliamo. Si accede alla grotta per una fessura a misura d'uomo aperta nella roccia che conduce per una decina di metri nel buio totale a quello che doveva essere l'ambiente angusto dove Sant'Antonio viveva e dove avrebbe subito le tentazioni del demonio. Mi viene in mente il quadro di Domenico Morelli con le donne mezze nude che spuntano da sotto la stuoia.
Il disegno qui sopra è una roccia a forma di testa di cane (come dice Camillo) che si trova nel perimetro del monastero di San Paolo. Manca una alta croce a più bracci infilzata lassù sulla cima.

giovedì 7 novembre 2019

Kasr Al Nil


Ore 3:45
Il sogno sembrava reale
ma non e' realta'
Approssimarsi senza prossimita'

domenica 3 novembre 2019

Limitare del deserto a Meidum


"L'Egitto non è un paese per acquerellisti" diceva Lord Mathison

Novembre 1860
"Arrivando alla piramide di Meidum sono stato fermato una prima volta a mezza giornata dalla destinazione. Il pretesto era un attacco alla carovana di pellegrini che dalla costa del Mar Rosso si recavano all'Oasi di Siwa. Le guardie del Khedivé hanno rovistato nel mio bagaglio. Solo dopo circa un'ora mi hanno fatto riprendere la pista.
"In prossimità della piramide un'altro distaccamento di truppe cammellate mi ha nuovamente fermato , dicendo di cercare un trafficante di papiri antichi. Solo l'intervento del mio compagno di viaggio il corrispondente del Manchester Daily Telegraph, vecchia conoscenza del graduato, ha accorciato il tempo di sosta.
"A circa 200 yarde dalla piramide un drappello di guardie preposte alla custodia del Bej ha voluto controllare minuziosamente che nelle carte che portavo con me, disegni e acquerelli, non figurassero mappe e carte topografiche o schizzi del fortino presso cui ero stato bloccato per ore il giorno precedente
"Solo dopo mezzogiorno ho iniziato la scalata del cono di detriti che ricopre la base della piramide. Suonavano le ore una quando ho svolto la carta arches e ho iniziato il disegno del limitare del deserto sulla pianura fertile che si propagava per chilometri.
Prima una guardia si è avvicinata contestando le dimensioni della piramide; poi un'altra guardia, seppur generosamente foraggiata, mi ha fatto sapere che sussisteva il divieto di rappresentare la piramide, chiedendo un extra per concedermi il permesso. Alle due passate da poco una terza guardia, unitasi alle prime, mi ha fatto sapere che il tempo era terminato.
"Sono riuscito solo a dipingere 5 acquerelli
L.M.