martedì 4 novembre 2014


"Nel 1994 un incendio doloso distrusse il brigantino Costa del Sol , giunto in avaria vent’anni prima a Savona con al comando il greco Alexandros Stavros Mylonadis, ponendo fine alla sua misteriosa vicenda. Lo stupendo veliero e il suo Capitano sono stati, e lo sono ancora oggi, oggetto di sentimenti contrastanti a tal punto da entrare nel mito, dove, come si sa, si mischiano verità e fantasia."

Si diceva che lì dov'era desse fastidio e che impedisse la riqualificazione della dàrsena. Chi aveva messo mano a progetti per restaurarlo, farlo di nuovo navigare, farne un ristorante...aveva buttato soldi, qualche volta sogni. Da un po' si sentiva puzza di bruciato. Pochi mesi prima dell'incendio che lo distrusse ho disegnato il brigantino (l'acquarello lo posterò nei prossimi giorni) annotando "Costa, un addio?" chiedendomi quanto tempo avrebbe resistito lì dov'era. Quanto tornai a Savona, pochi giorni dopo l'incendio, ho raccolto una scheggia di legno abbruciata. Sarà da qualche parte.
Oggi la dàrsena è un posto vivacissimo. Chi ha dato foco al Costa aveva visto lungo.Cercando su Google "Costa del Sol porto Savona" vengono fuori pagine di notizie sul ristorante in dàrsena...

Il Costa era per me davvero il geist, lo "spirito" della città. Lì intorno era il posto più bello dove vagare e per chiacchierare, dove fare qualche foto. Varato nel 1903, era il più antico brigantino esistente in Italia, anche se in secco.

Ho fatto in tutto tre o quattro acquarelli del Costa. Uno, che avevo esposto a gennaio 1993 nella "personal" al Palazzo della Provincia, lo comprò Don Genta.

Sono molto affezionato ai Costa che ho conservato.

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