giovedì 3 settembre 2015

Capo Noli, isola di Bergeggi, Porto Vado
25 agosto



Carta Arches
Preparo la mostra di novembre a Savona. La voglia di disegnare si aggiunge alla tentazione di "andare incontro alle preferenze" del pubblico. La zia mi suggerisce di proporre scorci conosciuti e riconoscibili. Mi "rifiuto", ma in realtà è quello che vorrei fare anche io. Così mi fermo a Savona sotto la fortezza e salgo la passerella. Dalla terrazza di ponente sul Priamar, il Capo Noli è una tentazione troppo forte. Mi ci applico, ci metto tempo, mi scotto al sole. È un soggetto difficile: non riuscirò mai a produrre il riflesso della luce sull'acqua, il mare verde e azzurro. Le proporzioni stesse, l'Isola contro il Capo, anche a prenderle con precisione millimetrica, non mi convincono. Le proporzioni sono date dal contrasto dei colori e delle forme.

La cosa più bella di quando acquerello è quando dipingo, arrivo quasi alla fine, il disegno con i colori prende forma, e mi pare bello. Qualche volta, arrivando a casa, la "magia" svanisce e ridimensiono la mia soddisfazione.

Per la mostra ho molto materiale già pronto e altro l'ho preparato in questi giorni di vacanza. Dopo questa tappa, quando sarà finito tutto, ripenserò a come vorrei che fossero davvero i miei acquerelli e spero di riuscire a seguire solo la sensibilità, come se non dovesse vederli nessuno, o solo chi li ama "a prescindere".

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