lunedì 5 ottobre 2015

da "The Studio"



Uno dei - purtroppo - pochi maestri di acquarelli è stato The Studio - A Magazine of Fine and Applied Art, Founded in 1893 - una rivista inglese formato libro, rilegata, di quasi 400 pagine (centinaia di illustrazioni a colori e in b/n), di cui ce ne sono in casa pochissimi numeri. Più che trarre ispirazione, nei primi anni di pratica ho copiato alcune illustrazioni. 
Questa si intitola "Borromeo: rocks of the Holy Family". Water-colour by Hirst Walker, R.B.A. Si trova a pagina 35 del volume 2 del 1925.
Nel 1989/90 mi piaceva moltissimo il genere, lo trovavo evocativo, misterioso e rappresentava dal punto di vista artistico quasi tutto quello da cui in quegli anni ero suggestionato e che si può riassumere in "liberty". Gli elementi di quel disegno che mi avvincono ancora adesso sono: il soggetto, misterioso, quasi mistico, leggendario; le architetture "rovinose", come quel ponte tra le due rocce o le torri, i ruderi, che ho ritrovato in alcuni luoghi incontrati in Italia e dipinti (Maratea vecchia, la Torre di Varigotti, villaggi diroccati in Umbria); l'accostamento di colori netti e contrastanti, che cerco quando disegno e coloro le rocce, le falesie.
Devo avere perso gli occhi a forza di guardare e riguardare il risultato di questa copiatura, fatto sulla carta ruvida. Il passepartout in cartoncino è dipinto in viola foncé.

E' rimasto per anni in mezzo a carte in una valigia ed è stato attaccato dagli animaletti dell'umidità.


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