Maratea Alta
secondo "The Studio"
Non credevo ai miei occhi quando mi sono trovato di fronte alle rovine di Maratea Alta, venendo a piedi dalla cittadina "moderna" lungo un bell'acciottolato che sembra non finire mai.
La giornata sembrava "finita", finita lì, salendo per rabbia quasi di corsa, sotto il cielo nuvoloso incombente di pioggia. Sulla destra, qui non si vede, si staglia la strada sopraelevata a curvoni, tenuti da enormi pilastri di cemento, che in tratti importanti si libra , quasi staccata dalla collina, deturpando il paesaggio. Alla fine della strada c'è la statua enorme del Cristo, che ricorda Rio. Guardando verso sinistra, dal basso verso l'alto, mettendomi una mano ideale a destra dell'occhio destro, inquadro le rovine di Maratea Alta. Supero velocemente il momento di ansia dovuto al tempo a disposizione e mi lascio prendere da uno spirito...non proprio creativo, ma emulativo, da discepolo vicino al maestro: ho già visto da qualche parte questa disposizione di roccia, di rovine e di colori... Ma sì! Mi riferisco al solito disegno tratto da "The Studio", il mio maestro.
Allora è come copiare qualcosa di qualcun altro, quasi un esercizio di pittura.
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