venerdì 21 ottobre 2016

Tra Terra e Cielo
Acquerelli di Francesco Pagnini

Nobili scogli


Leggo dell'epopea della scalata del Cervino, luglio 1865. Si affrontano alla distanza alpinisti inglesi e guide di Valtournenche, Chamonix e Zermatt. I personaggi più carismatici sono J.A. Carrel, guida del versante italiano, esperto, prudente e con il sogno di essere il primo a salire sul Cervino; Whymper, giovanissimo, fa vari tentativi tra i 20 e i 25 anni d'età. "Vince" lui la sfida (11 luglio 1865) improvvisando in fretta e furia una spedizione da Zermatt, quando la spedizione italiana da Breuil era partita in pompa magna, guidata da Carrel. Fu una vittoria completamente offuscata dalla tragedia occorsa durante il ritorno, quando 4 sui 7 membri della spedizione improvvisata precipitarono. 
Whymper si salvò. Nella sua deposizione davanti alla commissione d'inchiesta si registra così: "Edward Whymper, venticinque anni, disegnatore, Londra, celibe".
Sembra che, una volta arrivato sulla vetta, si soffermasse a disegnare, trascurando la disposizione della cordata e delle attrezzature per la discesa.
Durante le scalate Whymper portava con sé il materiale per disegnare.

Tenevo per Carrel e l'inglese non ne esce in modo simpatico da questo libro. Ma...lo sento vicino. Mi sarei trovato bene nell'Inghilterra vittoriana, a disegnare dimore di lord nello Yorkshire, castelli, ecc... Certo allora questi inglesi avevano un coraggio da leoni. La mia similitudine si ferma lì, prima del leone.

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