Tra Terra e Cielo
Acquerelli di Francesco Pagnini
Nobili scogli
Leggo dell'epopea della scalata del Cervino, luglio 1865. Si
affrontano alla distanza alpinisti inglesi e guide di Valtournenche, Chamonix e
Zermatt. I personaggi più carismatici sono J.A. Carrel, guida del versante
italiano, esperto, prudente e con il sogno di essere il primo a salire sul
Cervino; Whymper, giovanissimo, fa vari tentativi tra i 20 e i 25 anni d'età.
"Vince" lui la sfida (11 luglio 1865) improvvisando in fretta e furia
una spedizione da Zermatt, quando la spedizione italiana da Breuil era partita
in pompa magna, guidata da Carrel. Fu una vittoria completamente offuscata
dalla tragedia occorsa durante il ritorno, quando 4 sui 7 membri della
spedizione improvvisata precipitarono.
Whymper si salvò. Nella sua deposizione davanti alla commissione
d'inchiesta si registra così: "Edward Whymper, venticinque anni,
disegnatore, Londra, celibe".
Sembra che, una volta arrivato sulla vetta, si soffermasse a
disegnare, trascurando la disposizione della cordata e delle attrezzature per
la discesa.
Durante le scalate Whymper portava con sé il materiale per
disegnare.
Tenevo per Carrel e l'inglese non ne esce in modo simpatico da
questo libro. Ma...lo sento vicino. Mi sarei trovato bene nell'Inghilterra
vittoriana, a disegnare dimore di lord nello Yorkshire, castelli, ecc... Certo
allora questi inglesi avevano un coraggio da leoni. La mia similitudine si
ferma lì, prima del leone.
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