domenica 15 gennaio 2017

Madonna del Colletto - Valdieri


15.1.2017
Da foto

Il mio atelier portatile è così composto:
album da disegno;
astuccio Daler Rowney di pennelli assortiti (include gomma e temperamatite, coltellino di legno per dividere i fogli dall'album);
scatola di colori (include matita);
piattino multiplo triangolare di ceramica;
piattino multiplo rettangolare di ceramica;
bottiglia-bicchiere per l'acqua (0,5lt);
nastro adesivo di carta;
astuccio tabacchiera d'argento porta tubetti di colore;
seggiolino pieghevole.
Tutto sta nello zainetto verde

Madonna del Colletto è su un colle tra Valdieri e Demonte a 1.200mt d'altezza. La nostra parrocchia dal 1978 lo ha preso in affitto e il parroco ha cominciato ad accompagnarci lì d'estate. I locali adiacenti alla chiesetta erano cucina, mensa e camere da letto. Nel primo gruppetto pionieristico c'ero. Eravamo 6 o 7 e abbiamo cominciato lavori e lavoretti, come sistemare la fontana, fare fosse varie, stuccare e pitturare, raccogliere e tagliare legna. Non c'era né luce, né gas, né acqua corrente in casa. Un pomeriggio, sulla panca di cemento sotto l'arco ho posato la mia chitarra mentre giocavamo a pallone. E lì ha preso la prima botta.
Il primo anno eravamo lì solo per lavorare, un gruppetto di soli ragazzi.
Il luogo era punto d'incontro di partigiani, come Livio Bianco e altri, che hanno dato poi il nome a diversi rifugi sulle Marittime. La chiesa era tappezzata di ex voto dell'8 e '900, che da allora dopo tre decenni (mi sono accorto quest'estate) si sono ridotti al 20%.
Mi hanno raccontato che un giorno d'estate è spuntato da dietro la curva Walter Bonatti con la sua carovana a cavallo, che faceva il cammino delle Alpi.

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