martedì 16 luglio 2019

Dashur


Mi ha fatto uno strano effetto vedere la mia piramide preferita circondata da tende finto-beduine, microfoni e personaggi. Mi dicevo che, a parte i beduini che ci hanno scavato, lì in mezzo ero quello che di sicuro c'era stato più volte e per più tempo di tutti.
Tuttavia certe sensazioni sono state nuove e quello spazio così enorme racchiuso dalle tre piramidi mi si è presentato nuovo, diverso e più divertente, più grande. I massi alla base di P.Djoser che, esposti come i denti di una gengiva con la perdita ossea, creano un riparo direi naturale, sotto il quale ci si saranno riparate dal sole le pecore (ora c'erano signori e signore della'alta società a ripararsi dalla canicule); la P.Nera: ci siamo arrivati quasi sotto, a 500 metri, dalla parte opposta rispetto a quella solita, potendola vedere da tutt'altra prospettiva, che non è quella del disegno, ma quella della foto.
Mi sono preso il vezzo di non entrare nella piramide romboidale.



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