domenica 25 agosto 2019

Dokki


A Zamalek c'è una terrazza sul Fiume dove possono accedere tutti. Vicino, tanto per capire, c'è un'altra terrazza, riservata ai militari, un club, dove io non sono ammesso.
Questa è semplice, per la gente comune che va lì per bersi un te, di solito sono coppie, di tutte le età, ma ci sono anche famiglie con bambini. L'ombra viene da ombrelloni o dagli alberi e subito dietro il parapetto con una bassa ringhiera tubolare scorre il Nilo, il ramo stretto che da qui misura meno di 100 metri dall'altra sponda. Si sente il rumore delle macchine di Abou El Feda, che passano pochi metri dietro, ma essendo il livello circa 3 metri più in basso della strada, si fa abitudine al rumore. Poi, il rumore al Cairo è una condizione generale, di fatto ineluttabile, come il sole e l'inquinamento.
Il libro di Crichton "Congo" parla di Africa Nera, di foresta pluviale e di un altro Grande Fiume, il Congo che è più corto del Nilo ma che ha una portata d'acqua maggiore.
Mi piace leggere Congo sulla sponda del Great River, le cui origini, le cui sorgenti non sono distante da quelle dell'altro fiume, il Big River.

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