sabato 27 giugno 2020

Palmizi - 5





Dopo aver percorso poco meno di cento metri mi sono accorto di aver lasciato il telefono a casa e sono tornato indietro. Alexa, dalla guardiola, faceva cenni a uno dei ragazzi e ha cercato di fermarmi, in modo molto inconsueto, visto che si rivolge a me solo per consegnarmi le bollette della luce. Era nervoso ma non a disagio,  non conoscendo la parola "disagio" e non ha potuto fare altro che cedermi il passaggio, giusto in tempo per veder scendere dalle scale un uomo. Un uomo che era uscito dal mio appartamento, è chiaro. Era inevitabile. Non avrei potuto lamentarmi con nessuno.
Insomma, in casa il mio telefono non era dove lo avevo lasciato. Non c'era proprio.
"Fammelo ritrovare. Fammelo ritrovare. Fammelo ritrovare"

L'isola era avvolta dal vento tiepido da nord, che si alza la sera nei mesi della primavera e dell'estate. Sarebbe così dolce godersi la sera e il vento tiepido seduti insieme al tavolino. Questo pensiero mi distrae e mi agguanta la mente, lasciandomi libero di camminare senza fare caso al rumore dei mezzi sgangherati che rombano e fumano sbuffi neri come la notte.



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