Muro aureliano di sabato
(6 giugno 2015)
Sempre più colpito dalla carta Arches satinata.
Scopro un modo diverso, nuovo di acquerellare: su dimensioni grandi, come questo disegno, ho sempre trovato difficile avere buoni effetti alla fine dell'operazione... Qui invece il risultato si può vedere solo in fondo, dopo aver lavorato sugli spazi, ricoperto le zone con mani successive di colore, dalle più leggere alle più pesanti. La differenza più evidente è la capacità di assorbire che ha questa carta, senza che si producano pasticci di colore, di acqua fuori controllo, mantenendo la precisione e la delimitazione degli spazi. E soprattutto, permette di creare nuovi colori e sfumature, sovrapponendo tinta a tinta.
Nuovolo. Una "habituée" si è presa il posto migliore sulla panca di mattoni. È della vecchia generazione e si trucca un po' disperata. Telefona e dopo poco se ne va. Io ormai ho preso posto sul bordo del marciapiede. Amo questo posto, così vivo nel vuoto che mi circonda. Mi sento estraneo per chi mi nota passando in auto. Ma non mi sento estraneo per chi vive o è di passaggio da queste mura.
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