domenica 21 febbraio 2016

Amsterdam - Westermarkt 2
11 luglio 2006


Davanti a Westermarkt 2, giorno del mio 44° c.anno. Mi ha fatto compagnia un uomo di Rouen piuttosto inquietante. "Solo le montagne non si incontrano".

Che avrà voluto dire veramente? Tutti si incontrano. O si reincontrano.
Ero a dipingere sotto le finestre del mio ufficio (non lo dissi a quell'uomo, visto il "soggetto", per paura di essere...tracciato). Era tardi, dopo cena, ma ancora chiaro. Volevo ritrarre il palazzo dell'ufficio, di cui andavo fiero. L'edificio appartiene alla "Scuola di Amsterdam", la corrente architettonica tipica della città e del periodo sù per giù dai '10 ai '30 del novecento, fino al "déco". La città è segnata da questi edifici, caratterizzati dall'utilizzo dei mattoni, rossi, gialli e bruni, sia per le strutture (lasciate senza intonaco), sia per le decorazioni. I mattoni vengono accostati di taglio o in obliquo, lasciando cavità, creando cornici e angoli. Insieme ai mattoni c'è il legno e il metallo. Legno per porte e infissi, che diventano elementi ricchi di particolari: linee spesse, arrotondate, che formano ombre, cavità, abbellite dalla numerazione dei civici. Metallo per le ringhiere dei terrazzi e dei tetti, per le decorazioni. Anche la pietra viene usata, talvolta lasciata grezza, non tirata a lucido. Pietra grigia, a volte scolpita per formare figure, a volte per indicare il nome, la data o anche il ritratto dell'architetto, creatore dell'opera.
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