sabato 31 dicembre 2016

2016
Anno acquerellistico


Un anno produttivo in quantità. Ho "prodotto" con una media di più di 2 a settimana e gli "scarti" sono stati pochi.
Ho innovato nella carta, nei pennelli e nelle dimensioni. Ma soprattutto nei soggetti: montagne e rocce. Cielo. Il cielo non è più sconosciuto. Mare. Spiaggia. Astri. 
La mostra di Hopper mi ha aiutato a vedere i miei acquerelli con gli occhi di un altro. Mi spiace che non potrò disegnare il faro...perchè sarebbe plagio.
A chi ha condiviso belle fotografie, grazie. Le foto mi permetteranno di disegnare in appartamento...sul Nilo.

mercoledì 28 dicembre 2016

 Case a Ranco, verso il Bosco delle Ninfe (Savona)
1990

 

Mi informo da Gian su Sciiti e Sunniti, Wahabiti e Salafiti. Le idee si chiariscono solo dopo essersele confuse per bene, spero.

martedì 27 dicembre 2016

Rudere


Oggi sono tornato alle Generali dove sono esposti i miei disegni. Come tutte le volte, li guardo di fretta e mi cade lo sguardo su dei particolari, su delle rocce o su uno sbaffo di azzurro che si mischia sulla linea dell'orizzonte, intorno all'isola.
Mi piacerebbe guardarli con gli occhi degli altri, delle persone che li vedono per la prima volta e rendermi conto di quanto parlino una lingua diversa da quella di tutti i giorni. Leggerò i - pochi - commenti che gli amici hanno lasciato nel quaderno. Poche pagine. Forse avrò delle sorprese, purchè chi scrive scriva con il cuore.
Quello che potrai vedere alle Generali è la storia di un anno di pittura, cominciato con la super-luna del Natale scorso (che non è tra i 39 acquerelli). Per disegnare serve tormento, da cui trarre materia per ritornare in pace con se stessi. Serve tranquillità, che permette di uscire con l'attrezzatura e trovare un punto di vista "interessante". Serve tempo e spazio.
Oggi prevale l'incertezza sui prossimi mesi di preparazione per il viaggio verso Il Cairo, la vastità degli spazi in cui vaga e si disperde il mio pensiero. E così ho perso un po' dell'interesse per chi visita la mostra, che invece avevo nelle scorse settimane. Anche acquerellare, fare nuovi disegni, mi costa più fatica del solito.

Vorrei che chi non ha visto questi acquerelli tutti insieme li potesse vedere.

martedì 20 dicembre 2016

Terrazzo 4


Su carta Arches satinata 23x31cm

Casotto sul terrazzo dove passo parecchio del tempo libero, quando c'è il sole

domenica 18 dicembre 2016

Litorale tirrenico
18.12.16


Acquerello su carta Arches satinata, 31×41cm

Disegno su uno degli ultimi fogli che ho di queste dimensioni. Sembra che sia complicato trovare questo formato. Per non restare all'asciutto ho preso la stessa carta, ma 26×36 cm

Ho preso anche il tubetto di "azzurro manganese" dell Winsor Newton che mi serve per il cielo, dal momento che il tempo persiste buono e i cieli continuano a essere azzurri.

Questo disegno manca forse di profondità, sia per il mare che per la sabbia, ma credo mi sia riuscito il buco di riflesso bianco del riverbero del sole sul mare.

domenica 11 dicembre 2016

Terrazzo 3


Su carta Arches satinata, 31x41cm

Ripetitivo, ma un buon esercizio. C'è qualcosa che non mi riesce nel colore del cielo, mentre va abbastanza bene l'uniformità del colore negli spazi

venerdì 9 dicembre 2016

Terrazzo 2


Su carta Arches satinata, 31x41cm

Domani mattina provo il nuovo negozio di attrezzature "artistiche" vicino a via di Ripetta. Cercherò un bell'azzurro in tubetto da usare a profusione.

giovedì 8 dicembre 2016

Lago di Sabaudia


Su Carta Arches satinata, 31x41cm.
La chiusa sul canale che porta l'acqua da un lago all'altro.
Laborioso. Ispirato a Hopper, che non è stato a Sabaudia: i pali in ferro colorati di azzurro acido con riflessi verdi, la precisione delle linee e i riquadri formati dai pali e dalle sbarre della ringhiera; la casa colonica chiara che dovrebbe risaltare sullo sfondo; il cielo azzurro limpido...che non riesco a rendere acceso come vorrei.

sabato 3 dicembre 2016

terrazzo


Carta Arches satinata, 31x41cm

Il soggetto mi ricorda Hopper e ci ho provato
Vorrei trovare il modo di dare al cielo un colore più acceso, più vivo, più fotografico