domenica 24 maggio 2015

Firenze - Via Bolognese
(2-VI-'88)




domani economia!

Carta ruvida sfusa, 28x13cm.

Il foglio è ingiallito, manipolato e il cielo ha perso l'azzurro, le colline il grigio. Doveva essere un mese di giugno afoso, passato in casa, senza grande speranza di raggiungere l'obiettivo ultimo: il concorso, con il servizio militare invece ad aspettare inesorabile dietro l'angolo. 
Le linee geometriche aiutano sempre, nel momento del bisogno e fanno fare presto quando si deve studiare economia per il compito alla "Fondazione". Il disegno e l'acquerello era l'unica cosa che mi potessi permettere a Firenze in quei due o tre anni, lasciandomi pochissimo tempo a disposizione. La stanza a casa di Alberto Z. era spaziosa, con una scrivania davanti alla finestra compratami apposta dalla Signora Z. E questi tetti marrone-viola era ciò che vedevo.
Riguardando adesso all'indietro, quella lunga esperienza a Firenze di pura fatica cerebrale, mi ha fatto venire la voglia degli acquerelli. Tutto è nato lì, allora. 

sabato 23 maggio 2015

Via Faentina - Firenze
(dicembre 1987)


La carta, ruvida e leggera, era tagliata storta. I disegni, dalla finestra, erano un vezzo di cui non parlavo a nessuno. Per cominciare, i tetti sono un soggetto facile e la prospettiva non è ancora così necessario rispettarla.


giovedì 21 maggio 2015

Tetti e cipressi a Firenze
(1987)


I tetti di Firenze sono le mie prime vedute. L'attrezzatura è povera: carta ruvida e leggera acquistata a fogli sfusi, acquerelli a pastiglie da cartoleria, pennelli da poco. Punto di veduta: le finestre di via Faentina. Data: autunno/inverno 1987. Il disegno è minimale e i colori, ora, hanno perso molta della loro consistenza. Di questo piccolo acquerello (13x19) noto tre cose: i cipressi più grigi che verdi, ma decisi; il rosso dei tetti, rosso naturale, che non uso più da tanto; il "minimalismo" esagerato del disegno. Non avevo molto tempo da sottrarre al corso della "Fondazione".
L'ho portato con me per anni. 

martedì 19 maggio 2015

Posterula Ardeatina alle Mura aureliane



"questo filare irregolare e irrequieto di antiche mura ha un significato di continuità e una prospettiva di nuovo nei colori più accesi e nelle forme geometriche. E' il nuovo che prende il posto della storia ma la lascia intatta"
Fiorella

Quello che mi colpisce  della porta è la sua posizione, dietro un angolo, completamente nascosta a chi oggi entra in città dalla Colombo. La via Ardeatina prendeva un'altra direzione, ragionava in modo diverso, andava verso i monti, verso sud, verso l'acqua e i suoi acquedotti. A fianco della porta, alla sua destra, il muro forma un torrione quadrato.

sabato 16 maggio 2015

Laghetto di Martignano
(luglio 2014)


Pensando all'estate

Carta Fabriano 23x31cm 300gr Grana fina

Il laghetto è sempre una tentazione da dipingere. Soprattutto verso sera, quando anche a luglio si sta bene con una felpa. La folla è partita e si emerge dall'incoscienza del pomeriggio. L'acqua del lago sulla sinistra si scurisce; i campi ocra e verde si delineano e il cielo si calma.
Il bordo del lago va tenuto bagnato, sul foglio, per poter arrivare a disegnare gli alberi sulla riva con macchie di colore belle decise. I campi: la tentazione di striarli con pennellate asciutte è forte... Bisognerebbe riuscire a dipingere la separazione tra la macchia verde scuro, le zone più chiare e le radure giallo fieno senza lasciare spazi bianchi: questo è reso difficile dal secco dell'aria che asciuga tutto in pochi secondi. Inumidendo il foglio si può provare a sovrapporre le tonalità nei punti di contatto, cercando di farlo con grazia.
Dopo tutto questo "studio", consiglio il ristorantino sotto i tigli, con pecora alla brace e romanella.

L'estate era lì, ma si pensa sempre a quella dopo.

giovedì 7 maggio 2015






Chi vuole può venire con me a vedere la mostra di Francesco. Francesco è una persona schiva, riservata, un artista di talento nella pittura come nella musica. I suoi colori sono struggenti , come le forme antiche in uno spirito innovatore, i paesaggi le case le barche gli alberi e le colline diventano forme inusuali che trasportano la realtà e la dissolvono in un contesto onirico. Irraggiungibile se non ti perdi, almeno un po'. Ciao Francesco, devo assolutamente venire e se mi perdo..... suonerai per me

Fiorella

martedì 5 maggio 2015

Alla salita Cederna con Florian (2012)



Per courtesy di Dana, Washington D.C.

Carta Fabriano 23x31cm 300gr grana fine

Martedì 28 ottobre 2014

Il materiale per acquerelli è sempre con me. Usavo gli acquerelli invece della macchina fotografica. Ora lo smartphone ha cambiato tutto. Mettermi a disegnare non è più così necessario. Perché "prima" sentivo proprio la necessità di fissare una sensazione e disegnarla. Ora è diverso. Qualche volta ho pensato di fotografare e poi di disegnare, copiare dalla foto. Per fortuna mi rendo conto che è tutta un'altra cosa.

In realtà l'acquerello è un modo per vedere e scoprire la città, per sedersi e sentirsi solo con essa.

domenica 3 maggio 2015

Vasi verdi per il Rudere



Finalmente i due vasi del Sud hanno trovato posto. Erano nati per ornare un cancello ma hanno fatto altro uso: supporto di tavolino di cristallo (derubricato, a vetro dopo rottura). Ora sormontano i due pilastri di uscita (più che di entrata) del Rudere ad Albisola.

Ho usato carta liscia da disegno per rendere l'effetto dello schizzo rapido. Le foglie di agave di sinistra sono rese dal pennello asciutto; quelle di destra sono una traccia di colore verde oliva ascolana. La macchia di cielo si confonde con le foglie degli ulivi.


sabato 2 maggio 2015




L'ultima volta che ho "mostrato" gli acquerelli è stato sulla terrazza condominiale