martedì 12 gennaio 2016

Le jour avant
4 agosto 2009


Alexis Stavros era il capitano e il proprietario del Costa del Sol. Salpò dal Pireo il 5 agosto 1979 con 4 uomini di equipaggio, obbligato a lasciare il porto, non potendo più pagare il nolo dell'approdo. Al Pireo per circa un anno aveva fatto quello che sapeva fare: portare gruppi e gruppetti di turisti su e giù per le isole sul suo bel brigantino classe 1903, con escursioni che duravano vari giorni, se non settimane.
Il giorno prima della partenza confidò a un "amico" che pensava di non tornare più in Grecia, che anzi se lo "sentiva" (Strano per un marinaio, per cui il futuro non è che un ripetersi di venti, di tragitti, di porti e di incontri. Di nostoi, ritorni, ricordi). Non aveva preso peraltro nessuna iniziativa di conseguenza, come vendere la casa sulla spiaggia di Tes Eirenes. Aveva solo tirato fuori i soldi dal materasso e riempito la cassa di documenti, carte, oggetti. Tra questi oggetti c'era la sardina di terracotta smaltata, di cui sono venuto in possesso anni dopo.

lunedì 11 gennaio 2016

Monte color rosa
11 gennaio



È bello viaggiare così per poco più di un'ora.
Immaginare un'alba così, poterla vivere come un Uzi.
Il mezzo di trasporto è carta Fabriano 23x31cm, 300gr, grana fine.
Buonanotte

domenica 10 gennaio 2016

Luna del 25


Ho riprovato la luna di Natale, su carta Fabriano "artistico", quella "che non va bene". Ma l'effetto qui mi piace, mi piace l'alone che si è formato intorno.

sabato 9 gennaio 2016

Mura di Porta Ardeatina
9 gennaio


Questa mattina era di nuovo caldo e c'era il sole quando sono uscito in bici per il mercato. Poi si è annuvolato, ma ormai ero deciso a uscire dopo pranzo in cerca di ispirazione. 
H.15:00 Un punto lungo le mura di Porta Latina offriva uno spettacolo senza uguali di geometrie nel susseguirsi di muri. Ma senza sgabello pieghevole (dimenticato uscendo di casa) non era possibile, avendo individuato un punto di vista da un'aiuola di erba alta...
Ho continuato fino a Porta Ardeatina poco prima della Colombo e mi sono sistemato sul marciapiede.
Le mura d'infilata sono belle, ricche di volumi e di sfumature.

Avevo con me l'album Fabriano "artistico", su cui ieri avevo dipinto "a memoria" la luna del 25. Ho sentito subito che questa carta non è adatta a dipingere piccole superfici, non coglie le sfumature, si macchia di chiazze quando ripasso il colore, lascia vedere la trama della superficie, come se fosse una tela. Non la userò più. Le superfici vengono piatte, così come i colori.
Alle 16,30 ero ancora lì. A un certo momento un tizio su una "maggiolino" vintage passando dall'altra parte della strada mi ha suonato e mi ha salutato. Non credo che mi conoscesse però.



venerdì 8 gennaio 2016

Dolomiti
8 gennaio


Carta Daler Rowney, 25x25cm, 300gr, grana fine
Torno sulle Dolomiti con il carboncino acquarellabile.
Sperimento il disegno a carboncino.


Sul tratto a matita passo il pennello 3/8 umido...ed ecco quello che viene fuori.


Aggiungo il cielo, freddo, da fumetto. L'effetto è discreto!
8 gennaio 2015



un anno fa ritraevo queste mura per la prima volta. Da allora in un certo senso tutto non è più come prima. Un modo nuovo per disegnare i soggetti più affascinanti, evocativi. Provare di nuovo queste mura, nei mesi successivi, ha significato provare stupore o smarrimento, a seconda che pensassi di arrivare a coglierne l'essenza, o invece non riuscissi a farlo.
Le mura sono presenza e assenza  

martedì 5 gennaio 2016

Villa Irene
Villa Sabatelli
5 gennaio



Carta Fabriano 23x31cm, 300gr, grana fine

Pomeriggio, 6 gradi, vento. Sole, che mi convince a tentare un'ultima Villa Sabatelli. I lavori alla villa erano cominciati due mesi fa, ma non mi pare abbiano fatto ancora granché, se non togliere qualche porta o finestra, per cui la facciata ora presenta qualche buco sul nulla. Una porta sulla sinistra lascia vedere il prato dall'altra parte della casa, e potrebbe essere il prato di Alice.
Il pittore A. Sabatelli è nato qui nel 1922 e ci ha vissuto fino alla fine. Mentre disegno sento la sua presenza: i rumori della casa si sentono forti anche da fuori. Sono finestre che sbattono. Ho l'impressione che sbattano quando ritraggo certe cose, come le finestre o le porte vuote, lasciate vuote da intrusi. Mi chiedo se ce l'abbia con me, ma continuo, in fretta, perchè il freddo comincia a pungere. Gli può seccare che "abbia violato" la sua proprietà.
Mi ha raccontato Zia M. che un giorno lontano, a Parigi, fossero seduti a un tavolino e abbiano sentito chiamare "Ninu, Ninu", ed era Camus che chiamava Antonio (Nino) Sabatelli.

Ci ho messo più di un'ora e thè caldissimo per riprendermi dal freddo.

domenica 3 gennaio 2016

Dal capo verso Savona e Capo Noli
3 gennaio


Su carta Fabriano 23x31cm, 300gr, grana fine

Acquerello grafico en plein air, in velocità. Su due livelli per non smarrire parti della linea dell'orizzonte.
La mattina è già primaverile

sabato 2 gennaio 2016

2 gennaio
Sopra le Case di Kien


Carta Daler Rowney, 25x25cm, 300gr, grana fine

Provo ancora rocce, liguri di ponente. Disegno e colore veloce

venerdì 1 gennaio 2016

Val Gardena
può essere il Sassolungo?



Ho aggiunto delle tinteggiature: alla roccia di destra e al pratone di sinistra. E...ho provato il cielo. Inumidito il foglio con pennello pulito; passato il colore con pennello 3/8; spugnato con scottex per rendere l'azzurro più omogeneo. Effetto: timido...
Seguirò un tutorial su come "fare il cielo". Ho deciso
Ora queste Dolomiti sono finite. Sono soddisfatto!