Radio 3
Radio 3 è patrimonio dell'umanità. Ascolto, durante i sulfumigi, un programma su Federico Zeri, frammenti di interviste dagli anni 80 in poi. Lo si può riascoltare su podcast su La Grande Radio.
E' divertente e ironico, parla di tante cose, oltre che di arte anche di esperienze di vita. Sui falsi di Modigliani capisce che erano falsi solo dalle foto, quando tanti, tra cui Argan e altri li avevano considerati veri. Li chiamava paracarri. Alcuni dicevano che li aveva inventati lui.
Parla della memoria: i ricordi vanno esercitati per farli rimanere vivi e viventi
Parla del fare arte: è questione di pratica, nella pittura, nella poesia, nella musica. I grandi artisti avevano, e hanno, una capacità tecnica eccezionale. Raffaello, che aveva una tecnica prodigiosa, poteva dipingere a occhi chiusi. Rubens nel suo studio mentre dipingeva, leggeva sonetti, ascoltava musica, componeva poesie, riceveva ospiti e ambasciatori,...tutti nello stesso tempo, come Sant'Antonio da Padova.
Parla del Trono Ludovisi...
Il Colosseo...
La Cena di Emmaus di Caravaggio...
Mia madre lo è andato a trovare a Roma.
La sigla finale è una versione di Djangology!
domenica 30 settembre 2018
sabato 29 settembre 2018
mercoledì 26 settembre 2018
Mura Aureliane
"383 torri, 7020 merli, 5 postierle principali,..."
Lucio Domizio Aureliano
Malgrado la brevità del suo regno (270-275 d.C.), Aureliano è considerato uno fra i più grandi imperatori romani. Era nato in Pannonia, all'attuale confine tra Serbia e Croazia, nel 214 d.C., da una modesta famiglia di agricoltori.
Quando salì al trono, acclamato dal suo esercito, l'impero romano appariva sul crinale della disgregazione. Le genti germaniche effettuavano aggressioni sempre più audaci e si erano spinte fin nel cuore dell'Italia. La regina di Palmira, Zenobia, aveva costruito un dominio che includeva, oltre alla Siria, l'Arabia, alcune regioni dell'Asia Minore, l'Egitto. In Gallia si era formato un regno autonomo, che premeva sulle province vicine.
Aureliano affrontò subito questa situazione con eccezionale energia e con sapienza strategica. I soldati, malgrado la durissima disciplina, lo ammiravano per il valore guerriero, apprezzavano un certo stile "democratico" del suo comando, gioivano per i frutti materiali delle vittorie. Sconfisse Iutungi, Vandali, Alemanni e Marcomanni. Tra il 272 e il 274 i sovrani di Palmira furono abbattuti e la medesima sorte toccò all'ultimo imperatore della Gallia separata, Tetrico.
Aureliano veniva ucciso in una congiura il 25 settembre del 275 d.C.. L'anno prima la zecca di Roma aveva coniato una moneta che recava la legenda RESTITUTOR ORBIS, "Restauratore del mondo".
Cingendo Roma di mura fu anche ideatore della più ampia e influente struttura mai eretta nell'Urbe.
domenica 23 settembre 2018
venerdì 14 settembre 2018
Archi dell'acquedotto
Questa mattina ho preso il taxi per andare al lavoro. Si è fermato un tizio sui 60 in galabeya. Mi siedo sempre davanti. Ho intravisto una fasciatura al piede sinistro. Dopo un po' ha cominciato a parlarmi e mi ha mostrato il piede fasciato. Glie ne mancava un bel pezzo, tutte le dita e ancora mezzo piede. Dalla fasciatura spuntava la caviglia con una grande cicatrice. Ho capito che doveva andare all'ospedale. Che costava fluss, soldi, che lui non aveva.
Insomma guidava il taxi senza poter schiacciare la frizione (quella che sta a sx insomma). Questo è quanto.
Questa sera tornando dal parco al buio seduto sul marciapiede l'uomo dell'AMA Arab vestito di verde era lì che non faceva niente. Viso scavato. Ci siamo salutati con il gesto convenzionale alzando la mano davanti al volto, sorridendoci.
giovedì 13 settembre 2018
martedì 11 settembre 2018
sabato 8 settembre 2018
Gezira
8 settembre 2018
Il tramonto ingiallisce il foglio
L'odore di erba tagliata è forte, non è facile sentirlo al Cairo ma qui al Gezira si può. Ormai il tramonto scende veloce sui palazzi più alti a destra. Su quelli che ho disegnato, c'è il riflesso nelle finestre che danno a occidente. Una delle cose che mi mancherà quando me ne andrò da questo posto sarà il mango preso maturo nelle bancarelle per strada, nemmeno quello del supermercato che già è buono. La frutta qui ti ripaga di tante cose.
Mentre mettevo via il sax, al buio pesto sul campo da golf, mi ha sorpreso un tizio alle spalle, che voleva dirmi qualcosa. Insomma a lui e ai suoi amici era piaciuto sentire il sax, da lontano.
Qui a casa è andata via la luce per 3 volte.
Che mondo
venerdì 7 settembre 2018
Albero giallo
Al parco Gezira sole dopo aver lavorato un po' questa mattina. Momento d intimismo. Chissà a cosa pensano quelle persone che stanno tutto il giorno al bordo del marciapiede, come l'uomo-gandhi o la signora grassa che vende i fazzoletti di carta e tanti altri che stanno lì seduti. A cosa pensano? A cosa pensano tutto il tempo. Eppure penseranno, come me, cose diverse ma ugualmente importanti o non importanti. Però mi interesserebbe sapere cosa pensa un ...un arabo egiziano, che sta lì tutto il giorno, che il tempo per pensare ce ne ha
mercoledì 5 settembre 2018
Il colore di oggi è il giallo senape
la tazza di zenzero
che
dà forza e lucidità fino a tardi
Il colore della sabbia
Prima di finire a letto affiorano i cocci taglienti
della giornata, come delle spine di riccio di mare
Conviene toglierli ora da dosso
perché
non facciano male durante la notte
e mi tengano sveglio
la tazza di zenzero
che
dà forza e lucidità fino a tardi
Il colore della sabbia
Prima di finire a letto affiorano i cocci taglienti
della giornata, come delle spine di riccio di mare
Conviene toglierli ora da dosso
perché
non facciano male durante la notte
e mi tengano sveglio
lunedì 3 settembre 2018
L'uomo
che assomiglia a Gandhi questa sera sedeva sul bordo di una vetrina, invece che per terra appoggiato al muro
Lungo la strada, a un incrocio poco illuminato lungo la 26 Luglio, siedono per terra due, qualche volta tre uomini che di giorno puliscono le strade. Sono al livello della gleba. Potrebbero essere contadini, si può notare da come indossano una fascia stretta intorno alla testa, e da altri indizi. All'ora in cui torno dall'ufficio mangiano, per terra, pane che intingono in scatole di plastica. Hanno i piedi scalzi. Intorno a loro può succedere qualsiasi cosa. Hanno una tuta da lavoro verde con la scritta Arab Ama. Sono operai dell'AMA, agenzia municipale per l'ambiente di Roma, che 3 anni fa ha vinto l'appalto per la pulizia della città del Cairo. Anche i bidoni della spazzatura appesi ai pali sono gli stessi che abbiamo a Roma, di color verde bambù.
che assomiglia a Gandhi questa sera sedeva sul bordo di una vetrina, invece che per terra appoggiato al muro
Lungo la strada, a un incrocio poco illuminato lungo la 26 Luglio, siedono per terra due, qualche volta tre uomini che di giorno puliscono le strade. Sono al livello della gleba. Potrebbero essere contadini, si può notare da come indossano una fascia stretta intorno alla testa, e da altri indizi. All'ora in cui torno dall'ufficio mangiano, per terra, pane che intingono in scatole di plastica. Hanno i piedi scalzi. Intorno a loro può succedere qualsiasi cosa. Hanno una tuta da lavoro verde con la scritta Arab Ama. Sono operai dell'AMA, agenzia municipale per l'ambiente di Roma, che 3 anni fa ha vinto l'appalto per la pulizia della città del Cairo. Anche i bidoni della spazzatura appesi ai pali sono gli stessi che abbiamo a Roma, di color verde bambù.
sabato 1 settembre 2018
Gezira sunset
Questa mattina mi ha intercettato il fiorista ambulante.
A differenza di quello col collare, seduto o sdraiato, che legge il giornalelungo disteso sul marciapiede, questo - che gli assomiglia - è sempre in movimento.
Ha il suo laboratorio a 50 metri da casa mia, quando esco sulla destra. Ha un banchetto, una sedia e uno scatolone con i fiori sfusi. Al mattino (verso l'ora in cui vado in ufficio) compone i mazzetti di roselline, aggiungendo un po' di verzura. A un certo punto chiude bottega e si butta sulla strada (la trafficatissima 26 Luglio) e vende alle auto in corsa.
Ormai ci conosciamo e ci salutiamo abbondantemente. Ho cominciato a comprare i fiori per portarli alle colleghe, nei momenti di crisi. Capiterà una volta ogni paio di mesi (se la crisi ammette una soluzione negoziata). Ho cominciato a lasciargli sicuramente più del dovuto e così ogni qualche tempo il mio fiorista esige che io compri. Un giorno mi ha raccontato che si sarebbe dovuto sposare il giorno dopo, e allora ho comprato tutto lo scatolone, ma il giorno dopo era di nuovo lì.
Mi saluta in modo esuberante ("Basha,..basha..!!!"). Ultimamente non mi andava di passare di lì e ne ho approfittato per seguire una strada alternativa, che è sicuramente più diretta e meno trafficata. Ogni tanto mi vede a bordo del taxi e quasi mi ha inseguito.
Questa mattina, tornando a casa, mentre attraversavo la 26 Luglio rischiando la vita, mi ha bloccato sorprendendomi e mi ha fatto un sacco di feste, ci siamo dati la mano e ci siamo baciati sulle guance! Ho capito che voleva che comprassi tutta la partita, mi mostrava il cielo, ecc. Gli ho promesso che "bad boukra" (dopodomani) comprerò i fiori, dato che domani è giorno di missione. Ne approfitto per dare un po' di benvenuto alle colleghe di ritorno dalle ferie.
E' molto professionale nella sua attività: compunto prepara i mazzetti; quando ci salutiamo fa cenno ad alzarsi; quando mi prepara i mazzetti, li personalizza. Rose rosse per te. Credo che qualche volta litighi per il posto dove mette il banchetto, visto che è di fronte a un passo carrabile.
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