martedì 31 maggio 2016

Monte Simone
30.5.16


Su questa carta Arches mi sembra di superare i limiti consentiti: di tempo, di concentrazione, di spazi vuoti, di colori che si diluiscono, di "sgomento" nell'accorgermi delle proprietà taumaturgiche di un acquarello.
Prendendo lo spunto da una foto, e non dal vivo, si apre un catalogo talmente grande di opportunità, che si alimenta utilizzandolo, scorrendolo. Più sfoglio questo catalogo, più "acquisto", più vorrei continuare. Penso a luoghi che ancora non conosco come terreno di caccia, per fare foto, da rifare in acquarello. 
Ci devo pensare

domenica 29 maggio 2016

Barche sull'Amstel
Amsterdam, 9 aprile 2009


Concerto. Ci vado o non ci vado?

Da casa mia al Bimhuis ci vogliono 18 minuti di bicicletta. Piove abbastanza forte da bagnarsi e c'è vento. Il trombettista non lo conosco ma sembra che sia formidabile. Sopra i jeans metto i pantaloni da sci e parto. Prima di entrare in sala mi cambio nelle toilettes ma nessuno mi nota. Concerto di Roy Hargrove!

Chi li vede più dei così bei concerti...

sabato 28 maggio 2016

giovedì 26 maggio 2016

Valle Aurina
26.5.16


Su carta Fabriano satinata.
Queste creste frastagliate, mentre le disegno mi sembrano irreali, inventate. E mi abbandono in una specie di delirio mentre traccio a matita i picchi, le valli e le asperità. 
Per il colore, decido come preparare la "tavolozza", in modo da essere rapido nel passare il pennello, per evitare di lasciare troppi segni di asciugatura....Spero di spiegarmi.
Preparo due tinte, una sul blu/grigio, una sul verde oliva, in grandi quantità, con tanta acqua. 
E allora parto, come in una discesa sugli sci, e mi fermo solo quando ho riempito tutta la parte delle montagne, un po' con il verde e un po' con il blu/grigio. Poi ripasso il colore su alcune parti, per dare profondità agli spazi.
Il cielo non mi spaventa più.
In questo momento mi affaccio alla finestra per chiudere le persiane. Il cielo è ancora luminoso, blu con riflessi di smeraldo.

mercoledì 25 maggio 2016

 Cervino 4
24.5.16


Su carta Fabriano satinata
Riprendo il Cervino dopo un paio di mesi e applico all'acquerello un po' delle cose che imparato nel frattempo: 
velocità nel mettere il colore; lascio bianche le parti più chiare (nella parete nord ci sono grandi chiazze di neve), invece di coprire tutto il disegno con il colore e poi ripassare sopra nei punti più scuri o in ombra; abbondo di acqua per rendere il cielo; tempo: 30 minuti. 
Questo mi soddisfa di più dei tentativi precedenti.

A Valtournenche sono stato da bambino, a 8 anni, in colonia. Eravamo più di 100. Dall'albergo e durante le passeggiate si vedeva il Cervino dal lato sud, quindi nella forma regolare di triangolo equilatero. Alla fine del mese di "vacanza" abbiamo fatto le olimpiadi e sono riuscito ad arrivare terzo (bronzo) nella gara di pittura. Avevo disegnato l'albergo.

In stanza eravamo 3. In una delle passeggiate avevamo riempito di girini le nostre borracce che abbiamo liberato nella vasca da bagno.


martedì 24 maggio 2016

Sacra di San Michele
23.5.16


Uno dei posti dove vorrei avere tempo di fare acquarelli su acquarelli è la Sacra di San Michele. L'ho vista solo da distante, dall'autostrada, un paio di volte andando a Torino. Domina la pianura ed è visibile da distante, come il Monviso. E' la sorella di Mont St. Michel, altro posto dove non sono mai stato, che mi piacerebbe ritrarre fino alla pazzia. Cra, cra, cra!!!

sabato 21 maggio 2016

Campanile di San Nicolo
Alb. Superiore
1992


Nello stesso periodo ho fatto una decina di acquerelli su carta Fabriano a grana fine (un tipo di carta che non si trova più). Sono acquerelli asciutti e i colori sono "acidi". Acido è soprattutto il giallo del campanile, ma anche l'azzurro cielo ha un effetto innaturale.

giovedì 19 maggio 2016

L'opera non vista
da Boecklin


Su carta Fabriano satinata
Anche questa è un'isola. La copia (Boecklin ne ha fatte diverse versioni) alla Galleria Nazionale di Berlino non era esposta perchè in prestito e non ho potuto vederla. Era il pezzo forte del museo...per me.
E' lugubre ma racchiude simboli a cui mi piace fare riferimento: l'antico, la natura, che sembra modellata dall'uomo; l'acqua che ci fa trasportare verso l'inconnu. Le rocce verticali, come i bastioni o i contrafforti di una cattedrale.

Sono in cerca di foto di luoghi evocativi e reali.

mercoledì 18 maggio 2016

Rocce e monti sullo sfondo
17.5.16



E' come se fossi sempre in montagna...Ma non è così, naturalmente. Librarsi in altezze che non sono di tutti i giorni, né a portata di mano, è' una necessità, un po' come navigare.
Questi giorni invece sono di palus, e di asfalto.

Riprovo lo stesso soggetto sulla carta Fabriano satinata. Il pennello corre e corre mentre ascolto il Terzo. Ci vuole un attimo, mezz'ora. E' un esercizio anche questo.
I monti sullo sfondo sono una novità, lasciando spazi bianchi tra una striscia di colore e un'altra.

Il viola misto al blu sono diventati colori importanti.

martedì 17 maggio 2016

1992


Piccolo acquerello che ritrae gli archi della chiesa armena che si trova sull'isola al centro del Lago Van, Anatolia.
Rappresentava per me il motivo ideale, romantico di un acquerello: le rovine. Oggi probabilmente a quei luoghi non ci si può più nemmeno avvicinare.
So che ci sono infiniti luoghi che potrebbero darmi sensazioni simili, da dipingere. Mentre "prima" esistevano solo paesaggi urbani ed elementi architettonici, adesso potrei avventurarmi nei deserti, sulle isole del mediterraneo, sulle dolomiti, e sempre più in là.
Non so se ci riuscirò e questo fa parte un po' del mio sgomento di questi tempi, che mi attacca alle caviglie per salire fino agli occhi.
Questa notte ho sognato di essere trasferito in un ufficio in Africa...ed ero contento di quella luce, palme ecc.