lunedì 29 dicembre 2014

Grattacielo -Savona

Il Grattacielo è una presenza: ingombrante e aggressiva, non fotogenica, per niente attraente nella forma, nel colore, nelle dimensioni così sproporzionate difronte alla discrezione dell'architettura del centro storico. Lo skyline di SV però lo prevede e trova nel Grattacielo l'appoggio sulla destra. È in fondo una presenza rassicurante, che protegge il porto dal vento del Nord.
È diverso dal silo delle automobili che per 20 anni mi ha impedito di vedere tutto il mare che si apriva davanti alla mia finestra e che mi distraeva con l'orologo al quarzo con i numeri rossi. È diverso anche dal nuovo grattacielo verde nato in mezzo alle navi, che ha finito per coprire le case o una parte della fortezza, per chi guarda da Albisola.
Così per il "vecchio" Grattacielo si può anche pensare di dargli il rispetto che si merita in un acquarello del porto e della città. L'importante è che non sovrasti per dimensione o per colore le case con i tetti d'ardesia o le torri e i campanili. In fondo il Grattacielo è diventato un elemento di equilibrio per le navi Costa, grattacieli veri e propri, brutti...ma fotogenici. 
Abbozzare il disegno, non caricare il colore, ricreare gli spazi e i riquadri tipici del progetto anni '30 con chiaroscuri o con le righe orizzontali, disegnate "meticolosamente" con un pennello super-fine.
Se invece non lo si vuole valorizzare, allora è meglio non farlo del tutto o lasciare il disegno senza colore.




mercoledì 24 dicembre 2014

Santa Francesca Romana ai Fori Imperiali
(23 xii 2014)



Celle - Crocetta
(1 novembre 1990)
con Florian Sr.



Album Fabriano grana ruvida 32x26cm 300gr. Erano i primi album che usavo quando credevo che la carta fosse e dovesse essere solo ruvida.
Ero molto contento del risultato di questi due acquarelli in uno. Mi piaceva soprattutto l'effetto chiaroscuro della chiesa, facciata nera e lato soleggiato rosa, e il campanile. Pochi tratti per il disegno. 
Dopo questi anni il colore sbiadisce ma rimane l'idea dell'autunno, soprattutto nei due alberelli di fronte alla facciata. La carta ruvida può essere più indicata per le sfumature di colore, ottenute passando diverse tinteggiature in uno stesso spazio con la carta ancora bagnata. La carta più assorbente evita il pasticcio.
Mi ricorda molto l'autunno in Liguria.

lunedì 22 dicembre 2014

Savona con Florian e Pietro
(2009)



Le nuvole sono davvero un capitolo a parte. Forse bisognerebbe prendere una lezione su come riprodurre delle nuvole credibili. Credibili nel senso che bisogna crederci, non metterle lì solo perchè riempiono lo spazio. Le nuvole, come un cielo azzurro, possono rovinare un bell'acquarello. Allora, suggerisco di lasciare piuttosto un bello spazio bianco:l'atmosfera, la luminosità di una giornata di sole o il grigio di un cielo brussellese, la nebbia di una veduta di Venezia, o un tramonto verranno suggeriti dai colori del paesaggio, delle case o dell'acqua.

Savona e colline
(2013)




Carta Fabriano grana fine 23cm x 31 300gr

venerdì 19 dicembre 2014

Savona - Sentita Sissi
(27 agosto 2011)

 Fabriano grana fine 23cm x 31 300gr

particolare


Porto di Savona d'inverno



1° gennaio 2014 - Rami secchi sulla spiaggia 

Carta Arches 26cm x 36 grana fine 300gr

Due ritagli dello stesso acquarello

mercoledì 17 dicembre 2014

Santuario di N.S.M.
(26 dicembre 1989)


Carta buccia d'arancia non identificata, formato 21cm x 16

E' uno degli acquarelli che mi porto dietro da più tempo. 
E ...molto tempo mi c'è voluto a fare il disegno: la prospettiva, le proporzioni, le decorazioni, e il freddo che non aiutava. Il Santuario rappresentava il mio soggetto ideale, prendendo spunto dagli acquarellisti inglesi, da h.r.m. the prince of wales; dagli acquarelli minuziosi, veristi, commissionati dai signori per riprodurre le sale dei loro palazzi. Non avendo entrature del genere, cercavo di raffigurare l'architettura barocca, che mi pareva un buon soggetto e un bell'esercizio da fare all'aria aperta. Mi sembra ieri che cercavo di tratteggiare la statua della Madonna sul timpano e le due statue di santi ai lati della facciata. Mi sono sempre chiesto se rendessero effettivamente l'idea delle statue di marmo, come sembrava a me. 
I colori si sono un po' attenuati.
Dipingere un acquerello "importante" per me continua a significare scrivere una pagina di diario. Questo in particolare lo associo a tante cose, a date, a un periodo della vita, a una prova del tentativo di rendere sulla carta l'idea del bello.
Il Santuario piacque tantissimo a mia mamma (mia maaatre!!!) che mi chiese di tenerlo sempre. L'avevo dipinto mentre l'aspettavo durante la sua visita quotidiana alla Zia, ricoverata nella casa di cura affacciata sulla piazza. La stessa casa che ispirò i disegni di Eso Peluzzi e di altri pittori savonesi.     

lunedì 15 dicembre 2014

Savona Centro Storico


 Dietro al mercato del pesce.  11 luglio 92,  30 anni

Carta Fabriano fine e leggera (200 gr). La carta "nuova" lascia correre il colore, si vede dalle nuvole: basta una passata di pennello e la macchia è piena e uniforme. Anche la resa dei colori ha qualcosa di insolito. Il giallo dei muri al sole è acido.
Corsica 



La vera Corsica dai Buratti. Thé dopo una giornata insieme  
6 gennaio 2012

Marco, se abitassi lì disegnerei Genova tutti i giorni e diventerei un grande acquarellista.

sabato 13 dicembre 2014

mercoledì 10 dicembre 2014

Savona aggredita
(14 agosto 2004)



Fabriano grana fine 25x36cm 200gr
Savona bello presto
(1 luglio 2007)




Fabriano grana fine 25 x 36cm 200gr
Valle Argentina - ponente ligure 
(1991)


Grana ruvida 18 x 24 cm

Case lungo il torrente. Quel giorno, dopo essere entrato in una bottega di falegname-restauratore, ho pensato che mi sarebbe piaciuto lavorare con il legno, con i materiali. Dopo la delusione di qualche concorso pubblico, mi dicevo che lì avrei dovuto cominciare da zero, che nessun falegname mi avrebbe dato una lira per non essere capace a fare niente.

lunedì 8 dicembre 2014

Il Rudere in epoche diverse



La prospettiva tiene. In questo particolare, la porzione più corta di tetto sul lato destro rende l'idea della pendenza che va in senso opposto al tratto del disegno. La pendenza è un'illusione ottica. Senza usare la matita per prendere le misure non sarei riuscito a fare le cose ben fatte.

Febbraio 1993


Albisola via dei Siri (1988)

giovedì 4 dicembre 2014

La Torre. Albisola Capo 



1990
Disegno ...minuzioso. Prospettiva corretta. Sembra banale ...invece è complicato rendere la prospettiva dei tetti quando si è vicini e i soggetti non sono presi di fronte. Rendere la prospettiva "a occhio" è veramente difficile, un po' come provare il la con "l'orecchio assoluto". Da quando Florian Sr. mi ha insegnato quanto sia importante la corretta prospettiva in un disegno che voglia essere fedele, uso la matita per prendere le misure, stagliandola contro l'elemento architettonico e "mirando" con un occhio e riproducendo sul foglio la linea con la stessa pendenza della matita. Può sembrare incredibile quanto la matita in certi casi sia obliqua per riprodurre linee che a prima vista sembrerebbero piane e viceversa, o quanto la matita poggi da una parte, quando il tetto o la grondaia o il muro sembrerebbero invece poggiare dalla parte opposta. PROOOVA!

Strati di colore sovrapposti per rendere gli alberi e la vegetazione. L'effetto è di asciutto, accentuato dal colore che in tutti questi ha perso di forza.

La villa è ancora lì, ampliata, con telecamere di sorveglianza con i soliti cocci di vetro sul muro. D'estate popolata da Russi chiaramente ricchi, che escono dalla porticina verde già in 
costume per farsi il bagno. Biondi e discreti


2014

mercoledì 3 dicembre 2014


Due Promontori



Varazze verso il Nautilus, dopo la mareggiata. Gennaio 2012



La Torre. Albisola Capo. 2014

Finalmente una bella macchia di colori. 
Disegnare il mare o il cielo, oppure lasciare un grande spazio bianco, è una scelta. Cielo o mare vengono alla fine. Se l'acquarello mi piace così...aggiungere cielo o mare è un rischio. L'azzurro, il verde, il grigio possono diluire l'effetto del disegno, che invece è esaltato dal contrasto con il bianco. Trovo che qualche volta colorare il cielo sia banale.

lunedì 1 dicembre 2014

Case sulla via del Santuario
(Savona, 1990)



Con gli spazi bianchi si può fare quello che si vuole. Anche occuparlo con più disegni. Il bianco non va per forza riempito di colore: un disegno in mezzo al bianco del foglio buca il foglio, si esalta. Può dare l'impressione del non finito, dell'incompleto. Al contrario, completare lo spazio rischia di rendere la carta una gabbia. La "creatività" non va obbligata a riempire uno spazio, tanto più quanto l'acquarello è una pittura spontanea e istantanea, che non è fatta per ritornarci sopra. L'acquarello come macchia di colore è fatto per gli appunti di viaggio.